Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Perchè in Italia i carburanti più costosi che in Europa

Dal Corriere.it: apprendiamo che I prezzi dei carburanti, spinti dal caro-petrolio, volano verso nuovi record. Ma il passo della corsa, in Italia, sembra più veloce rispetto al resto d'Europa. Soprattutto per il gasolio: il prezzo industriale (al netto cioè della componente fiscale, accisa più Iva) è schizzato infatti a 5,4 cent in più rispetto alla media dell'Europa a 27. E si è portato nelle ultime settimane ai massimi storici, superando anche i livelli dell'estate e della fine del 2007 quando la forbice dei prezzi con l'Europa fece scattare l'allarme e vide il Governo scendere in campo. Sui record, anche se non storici, anche il divario per la benzina, salito a 4,7 cent sulla media Ue.Nel passaggio tra raffineria e pompa, dicono gli esperti, si scava la maggior differenza tra i nostri prezzi e quelli del resto d'Europa, visto che da noi il mondo della distribuzione è ancora molto frammentato: sulle strade nazionali (dati del 28 Febbraio 2005) ci sono oltre 22mila distributori contro gli 11mila, ad esempio, della Gran Bretagna, con un erogato che è la metà della media continentale. Per capirci meglio: se si eroga meno carburante per addetto che nel resto d'Europa, sul prezzo di quella minore quantità di carburante erogato inciderà lo stesso costo della manodopera, lo stesso costo degli impianti e di tutte le spese fisse per impianto, quindi l'unità di carburante verrà a costare di più. Perciò si potrebbe, con vantaggio per tutti gli utenti, ridurre il numero di distributori (tante volte, specie nelle città, vediamo più distributori affiancati a distanza di pochi metri).

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