Basta bufale: maggio 2018

Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.

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26 maggio 2018

M5S e Lega incapaci. I costi insostenibili del 'contratto'

E' stato un errore da parte loro fare promesse insostenibili economicamente. Essi non hanno minimamente considerato il fatto che abbiamo un debito pubblico molto alto e che purtroppo non possiamo sostenere spese di bilancio alte, pena la perdita della fiducia dei mercati e il fallimento dell'Italia come Stato. Lo spread sale ai massimi dal 2013. Non pensate che sia una notizia tecnica perché purtroppo riguarda la nostra vita. Dai prossimi giorni i mutui per le famiglie costeranno di più, l'accesso al credito per le piccole imprese sarà più difficile e pagheremo di più gli interessi sul debito pubblico. Lo so, siamo schiavi dei nostri conti economici disastrati. Ma allora bisognava fare promesse di stabilità e di risanamento dei conti innanzitutto.
Il tutto è spiegato bene e con parole semplici in questo articolo apparso sulla rivista italiana 'Business Insider' Potrete legge l'articolo qui:
https://it.businessinsider.com/salvini-e-di-maio-scherzano-col-fuoco-senza-coperture-finanziarie-si-torna-alla-lira-e-dovrebbero-dirlo-chiaramente-agli-italiani/
Ciao a tutti

16 maggio 2018

Bimbo di 5 anni straordinario. Chiama il 118 e salva il padre

Ne hanno parlato quasi tutti i giornali..Ha dimostrato tanta calma e un coraggio assolutamente invidiabile il bambino di 5 anni che ha chiamato i soccorsi per aiutare il padre, un uomo di 44 anni, colto da un grave malore mentre si trovava in casa da solo con il figlio.
La vicenda, per fortuna a lieto fine, è accaduta in Francia, nello specifico a Glos-la-Ferriere, in Normandia. Secondo la ricostruzione fornita dai media e dalle autorità francesi, poco prima delle 11 di sera, il padre sarebbe entrato in uno stato di coma diabetico, che lo avrebbe fatto cadere a terra in stato di incoscienza di fronte al figlio, ovviamente terrorizzato.

Il bambino non ha esitato ad aiutare il genitore e, nonostante la paura che per l’amato genitore fosse ormai troppo tardi, è riuscito a chiamare i soccorsi e a fornire le indicazioni necessarie affinché gli operatori del 17 (corrispondente del 118 italiano) potessero raggiungere la casa (in maniera sommaria, visto che non conosceva l’indirizzo preciso della propria abitazione) e assistere il padre.
I gendarmi e i soccorritori hanno poi chiesto al piccolo di agitare la mano fuori casa, in maniera tale da poter individuare la casa più facilmente, e il bambino ha eseguito gli ordini alla perfezione, permettendo così al padre di essere salvato e di dare un lieto fine a questa storia, che senza il suo intervento avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.
Vedi: http://www.repubblica.it/esteri/2018/05/15/news/francia_bambino_5_anni_chiama_ambulanza_salva_padre_coma-196463703/

11 maggio 2018

Boom industriale Nordest. Ora gli immigrati servono

Corriere.it. In Veneto (ma anche in Lombardia ed Emilia) la disoccupazione è scesa ai livelli della Germania. L’allarme dalle Pmi (piccole e medie imprese) : «Insufficiente la manodopera italiana, serve quella straniera»
Primo punto (sorretto dai numeri): nel Nordest ma anche in Lombardia e in Emilia la ripresa economica è ormai un fatto consolidato e la disoccupazione è scesa ai livelli della Germania. Secondo punto (un timore per il momento): fatichiamo a trovare manodopera sufficiente a sorreggere questo boom «dunque speriamo che gli immigrati non decidano di tornare nei loro paesi di origine». Carlo Valerio, presidente della Confapi di Padova (vale a dire l’associazione che raggruppa le piccole e medie imprese del suo territorio) si spinge a dire ciò che fino a oggi nessuno aveva osato e cioè che l’economia italiana potrebbe avere presto bisogno di chi arriva dall’estero. Il tutto, inutile girarci attorno, in un territorio a forte trazione leghista e che ha contribuito in modo determinante al successo elettorale di Salvini... Continua...
Attenzione: Corriere.it può aver attivato il blocco della lettura per chi non si abbona (a pagamento). Allora dovete fare così: con Chrome: Archivio/Nuova finestra di navigazione in incognito;
con Firefox: File/Nuova finestra anonima), una funzionalità che non registra la cronologia dei siti visitati. Dopo aver seguito i passi che vi ho indicato l'articolo si può leggere tutto a questo indirizzo: https://www.corriere.it/cronache/18_maggio_10/nordest-nuovo-boom-industriale-speriamo-che-immigrati-non-scappino-a1457412-543b-11e8-9a5b-9f97999a0713.shtml
Ciao a tutti

4 maggio 2018

Ospedali. Da 7 a 18 euro per lo stesso menu!

L’Autorità nazionale guidata di Raffaele Cantone indaga sulle ragioni delle discrasie sui «costi standard». Solo per il vitto dei ricoverati si possono risparmiare 82 milioni l’anno.
Leggi tutto qui: http://www.corriere.it/cronache/18_maggio_04/da-7-18-euro-lo-stesso-menu-la-babele-dei-costi-negli-ospedali-b01815d6-4f08-11e8-aead-38ee720fad91.shtml

Gli inceneritori importante risorsa per il problema rifiuti

Non si sa ancora perchè i falsi ecologisti si oppongono agli inceneritori in tutta Italia per lo smaltimento della spazzatura. In questo articolo è spiegato come usare con grandi risultati la spazzatura in tutto il mondo: Problema dei rifiuti? Ecco come risolverlo definitivamente.
Se a parere di De Magistris per Napoli «non c’è nessuna emergenza rifiuti né è all’orizzonte», una decisione del Tar del Lazio rischia di mettere una pietra tombale sul progetto di dare una rete di inceneritori al Centro Italia e al Mezzogiorno.
Alcune associazioni avevano contestato il decreto Sblocca Italia del 2014 che sollecitava la costruzione di impianti moderni, e il Tar del Lazio ha deciso di chiedere lumi all’Europa sul Dpcm attuativo del 10 agosto 2017 che applica l’articolo 35 della legge 133 Sblocca Italia del 2014.
L’Europa afferma che l’incenerimento è una soluzione residuale dopo la prevenzione, il ricupero e il riciclo; se impone la costruzione di inceneritori, chiede alla Corte europea di giustizia l’ordinanza del Tar, il decreto vìola le priorità europee?
Preoccupate le aziende di ricupero perché in Italia senza inceneritori si stanno riempiendo i magazzini di materiali riciclabili che nessuno ricicla, soprattutto da quando in gennaio la Cina ha smesso di importare dall’Europa 24 tipi di materiali da rigenerare.
Ora la Cina vieta l’importazione di altri 32 tipi di rifiuti: stop a 16 tipologie come auto e di navi demolite dal 31 dicembre 2018 e stop ad altre 16 tipologie come il rottame d’acciaio dal 31 dicembre 2019.
Così l’Europa si sta intasando di plastica, carta e altri materiali da riciclare privi di un mercato a valle che chieda una massa così grande di prodotti rigenerati. I depositi si stanno intasando di materiali che negli impianti di ricupero energetico sono un combustibile ottimo ma che diventano una minaccia altamente infiammabile quando si accumulano nei magazzini.
Pochi giorni fa a Villa Selva (Forlì) un’azienda di ricupero degli imballaggi è stata danneggiata da un incendio. Nelle ultime settimane sono state contate decine di incendi negli impianti di riciclo, in qualche caso perfino volontari.
Esultano all’ordinanza del Tar Lazio i comitati nimby ("non nel mio giardino") e alcuni politici, come i parlamentari del Movimento Cinque Stelle Salvatore Micillo, Alberto Zolezzi, Paola Nugnes e Vilma Moronese. Soddisfatti anche i comitati abruzzesi “del no” poiché lo Sblocca Italia aveva indicato la costruzione di un inceneritore in Abruzzo e invece la Regione aveva preparato un piano rifiuti che evitava con cura di disturbare la sensibilità nimby dei suoi elettori.
Il Tar Sardegna ha invece bocciato il ricorso dei comitati nimby e ha approvato il progetto regionale di un impianto moderno per sostituire i due vecchi forni di Tossilo, nella zona di Macomer. Imbufaliti i contestatori.
Nel caso di Napoli è bastato spegnere una delle linee dell’inceneritore di Acerra per svolgervi la manutenzione programmata: come d’incanto in contemporanea sono andati in avaria i tre impianti che selezionano i rifiuti (gli Stir di Giugliano, Caivano e Tufino) ed è stato necessario riempire con 2.800 tonnellate di spazzatura un mercantile diretto verso un inceneritore spagnolo.Un’altra nave dovrebbe partire a giorni verso il Portogallo. L’inceneritore di Acerra sarà riavviato attorno al 5 maggio.
Riferimenti:
-http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2018-04-30/a-rischio-decreto-inceneritori-ed-e-subito-emergenza-rifiuti-162806.shtml?uuid=AEx4jygE

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