Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Il protocollo di Kyoto e le assurdità del governo Prodi

Il prof FRANCO BATTAGLIA docente di Chimica dell'Ambiente - Università di Modena, scrive:La UE vorrebbe ridurre del 20% le emissioni di CO 2 rispetto ai livelli del 1990. Vediamo cosa ciò significa per l'Italia. Poste uguali a 100 le nostre emissioni di CO2 del 1990, dovremmo arrivare a 80 e, posto che siamo a 115, dovremmo ridurre di 35 su 115, cioè di circa il 30%, le emissioni attuali.Ma 1/3 (circa 33%) sono proprio le emissioni del solo settore elettrico, per cui, rispettare i desiderata dell'UE significa che dovremmo produrre TUTTA la nostra elettrica da fonti che non emettono CO2. Dell'energia elettrica che consumiamo, 15% viene da idroelettrico e 15% da nucleare (che non emette CO2) d'importazione; se 20% (il massimo che si può tecnicamente immettere in rete da fonti intermittenti) venisse prodotta con mix eolico-FV ci costerebbe un occhio della testa. Qui è spiegato perchè: http:http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=261573 (non sono un seguace di Berlusconi, tutt'altro)Rimane ancora un 50% da soddisfare senza emettere CO2.L’accordo «di grande respiro» vorrebbe anche che il 10% del carburante per autotrazione sia biocarburante. Non oso neanche toccare il tasto dell’energia netta (ci vuole più energia per produrre il biocarburante di quanta lo stesso ne liberi quando brucia). Osservo solo che per produrre tanto bioetanolo quanto serve per sostituire il 10% del carburante per autotrazione che usiamo, dovremmo coltivare a mais 50.000 kmq di territorio: l’intera pianura Padana.A conclusione io credo che bisognerebbe riconsiderare l'energia dal nucleare che è molto più economica ed è diventata sicura con le centrali nucleari di ultima generazione.

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