Basta bufale

Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.

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28 novembre 2013

Blogger. Nascondere posts di una categoria dalla homepage

Finora non avevo trovato una soluzione valida al problema di nascondere dalla homepage una categoria o etichetta, anche cercando nei siti esteri. Poi ho elaborato il codice nel template di blogger e ho risolto il problema. Lo condivido:
Prima salvate una copia di backup del modello. Andate nel modello del vostro blog. Aprite il modello e cercate il seguente codice (ci potrebbero essere piccole differenze fra modello e modello me la parte da modificare è questa):
Aggiornato e migliorato il 23/3/2014

<b:if cond="data:mobile == "false"">

    <div class='blog-posts hfeed'>

      <b:include data='top' name='status-message'/>

      <data:defaultAdStart/>
      <b:loop values='data:posts' var='post'>
        <b:if cond='data:post.isDateStart'>
          <b:if cond='data:post.isFirstPost == "false"'>
            </div></div>
          </b:if>
        </b:if>
        <b:if cond='data:post.isDateStart'>
          <div class="date-outer">
        </b:if>
        <b:if cond='data:post.dateHeader'>
          <h2 class='date-header'><span><data:post.dateHeader/></span></h2>
        </b:if>
        <b:if cond='data:post.isDateStart'>
          <div class="date-posts">
        </b:if>
        <div class='post-outer'>
        <b:include data='post' name='post'/>
        <b:if cond='data:blog.pageType == "static_page"'>
          <b:include data='post' name='comment_picker'/>
        </b:if>
        <b:if cond='data:blog.pageType == "item"'>
          <b:include data='post' name='comment_picker'/>
        </b:if>
        </div>
        <b:if cond='data:post.includeAd'>
          <b:if cond='data:post.isFirstPost'>
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          </b:if>
          <div class='inline-ad'>
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          </div>
          <data:adStart/>
        </b:if>
      </b:loop>
      <b:if cond='data:numPosts != 0'>
        </div></div>
      </b:if>
      <data:adEnd/>
    </div>

Sistitituitela completamente con questo codice:

<b:if cond='data:mobile == "false"'>

    
    <div class='blog-posts hfeed'>

      <b:include data='top' name='status-message'/>

      <data:defaultAdStart/>
      <b:loop values='data:posts' var='post'>
<b:if cond='data:blog.url == data:blog.homepageUrl'>
    <b:if cond='data:post.labels'>
      <b:loop values='data:post.labels' var='label'>
      <b:if cond='data:label.isLast == "true"'>
        <b:if cond='data:label.name != "computer"'>
<div class='date-header'>
<h2 class='date-header'>
<script type='text/javascript'>var ssyby='<data:post.dateHeader/>';</script>
   <h2 class='date-header'><span><script type='text/javascript'>document.write(ssyby);</script></span></h2>
</h2>
</div>
      <b:include data='post' name='post'/>

      <b:if cond='data:post.includeAd'>
          <b:if cond='data:post.isFirstPost'>
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          </b:if>
          <div class='inline-ad'>
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          </div>
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      </b:if>
      </b:if>
      </b:if>

      </b:loop>
    </b:if>
</b:if>
<b:if cond='data:blog.pageType == "static_page"'>
<div class='post'><h3><data:post.title/></h3></div>
<div class='post'><data:post.body/></div>
<b:include data='post' name='postQuickEdit'/>

<b:include data='post' name='shareButtons'/>
</b:if>

<b:if cond='data:blog.url != data:blog.homepageUrl'>
<b:if cond='data:blog.pageType != "static_page"'>

<script type='text/javascript'>var ssyby='<data:post.dateHeader/>';</script>
   <h2 class='date-header'><span><script type='text/javascript'>document.write(ssyby);</script></span></h2>
<b:include data='post' name='post'/>
<b:if cond='data:blog.pageType == "item"'>
<b:include data='post' name='comments'/>
      </b:if>
</b:if>
</b:if>
</b:loop>

<data:adEnd/>
</div>

Osservate la riga:

<b:if cond='data:label.name != "computer"'>

Come vedete, la categoria che ho nascosta dalla homepage del mio blog è "computer" (evidenziata in rosso sopra). Voi sostituitela con la categoria che volete. Per il buon funzionamento di questa modifica bisogna abilitare javascript nella pagina. Quindi vi consiglio di inserire sulla sidebar un messaggio che spieghi questo ai lettori. Un'altra cosa, dovete sempre assegnare una categoria ai posts, se non non funziona bene
Con questa modifica avrete la data su ogni post anche su post pubblicati nello stesso giorno.
Fatto! Ciao a tutti.

24 novembre 2013

Funivie urbane, una mobilità nuova, economica e utile per le città

Dici funivia e pensi subito agli sci, alla montagna, alle piste innevate, agli impianti di risalita. Funivia, invece, significa anche trasporto urbano. Proprio come il tram, l’autobus e la metropolitana. In Europa è una soluzione poco praticata, ma in diversi Paesi del Sud America come Brasile e Colombia è piuttosto frequente. E, a pensarci bene, il motivo è semplice: una funivia può seguire la linea ideale per arrivare a destinazione senza fare i conti con lo spazio urbano e con gli ostacoli che presenta. E poi ci sono i costi, un aspetto sempre determinate quando si parla di infrastrutture: un chilometro di metropolitana può costare fino 90 milioni di euro, mentre ne bastano una manciata per realizzarne uno di funivia.

A Citytech, l’appuntamento con la smart mobility organizzato dal Comune di Milano, non poteva mancare un workshop dedicato alle funivie urbane, soluzione che prescinde dall’orografia del territorio. Non c’è bisogno, infatti, che ci sia un dislivello da superare: la linea della funivia può avere un sviluppo interamente orizzontale e, come dimostrano alcuni casi sparsi per il mondo, può sfruttare strutture già esistenti per gli scali intermedi, cioè le stazioni delle fermate intermedie. Che, nelle esperienze davvero smart, sono integrate all’interno del sistema di trasporto pubblico.

“ L’integrazione è un fattore decisivo per il successo di una funivia urbana”, spiega Steven Dale, fondatore del Creative Urban Projects e massimo esperto a livello mondiale di questo settore, ospite di Citytech.” Io sono nato in Canada ma vengo spesso in Europa. Mi rendo conto che qui la funivia urbana è soprattutto associata a una soluzione turistica. Ma è una visione che per fortuna sta cambiando. Queste strutture hanno una capacità concorrenziale agli altri mezzi di trasporto, basti pensare che a Medellin, in Colombia, c’è una funivia che muove fino a 4 mila persone ogni ora per ciascuna direzione. Direi che le tre linee della capitale colombiana rappresentano una delle esperienze più avanzate al mondo in questo settore”. Le gondole di Medellin - questo il nome tecnico delle cabine delle funivie urbane - si muovono a una velocità di 16 km/h, collegano diversi quartieri della città e sono state determinanti per il premio che Citigroup, Wall Street Journal e Urban Land Institute, hanno riconosciuto alla capitale colombiana come città più innovativa al mondo nel 2013.

Se l’Island Tramway Roosevelt di New York, costruita nel 1976, la prima funivia degli Stati Uniti (attraversa l’East River, collegando Roosevelt Island a Manhattan), è stata per tanti anni il punto di riferimento a livello internazionale per questo genere di infrastrutture, ora il testimone è passato alla Emirates Air Line di Londra. Sfruttando il volano delle Olimpiadi, la capitale inglese ha rubato la scena alla Grande Mela: la nuova funivia attraversa Londra da nord a sud, sorvolando il Tamigi. Totalmente elettrica, ci sono impianti fotovoltaici in ogni stazione, è stata finanziata dalla compagnia aerea Emirates e, in un anno, è stata usata da due milioni di persone. L’Emirates Air Line sfrutta una tecnologia che utilizza un unico cavo, sia per la propulsione sia per il sostegno delle gondole, più economico e veloce da installare rispetto al tradizionale sistema a tre cavi che, d’altra parte, avrebbe il vantaggio di trasportare cabine più capienti.

In Italia, per il momento, le funivie scarseggiano. A parte il caso di Bolzano, dove la città è collegata all’Altopiano del Renon, un balzo da oltre mille metri di dislivello, non ci sono molti esempi di funivie urbane. Eppure ci sono realtà che ben si presterebbero al trasporto “aereo”. Per esempio, Bergamo, visto che la città lombarda è divisa su “due piani”. Qualche anno fa anche Roma aveva sviluppato un progetto per creare una linea intorno alle antiche mura, poi bloccato a causa dell’impossibilità di individuare sedi adatte per ospitare le stazioni. E così oggi è Genova a vantare il progetto italiano più ambizioso: un funivia aerea per collegare la città all’aeroporto. La stazione cittadina dovrebbe sorgere tra Cornigliano e Sestri Ponente mentre le gondole (da 10 posti) si muoverebbero a circa dieci metri d’altezza su un percorso pianeggiante, sostenute da quattro piloni. Per raggiungere l’aeroporto ci vorranno appena 90 secondi e la capacità è di circa 4 mila persone all’ora. Il progetto ha già incassato il sì della Commissione europea che ha stanziato oltre 500 mila euro per la progettazione dell’opera. Potrebbe essere conclusa alla fine del 2016.

Riferimenti:
http://life.wired.it/news/mobilita/2013/10/31/funivia-urbana-citytech-mobilita-sostenibile-genova.html

19 novembre 2013

Blogger blogspot. Posts recenti. Un sistema che funziona veramente

Questi sono i passi che dovete seguire:

Create un account google se non ce lo avete
In alto a destra nella pagina di google vi apparirà il vostro profilo. Cliccateci su>account> a sinistra in basso vedete "Prodotti"> cliccateci su>selezionate Feedburner>Create un account come vedete in questa pagina
Poi cliccate su "Publicize">cliccate su BuzzBoost alla vostra sinistra
Sulla pagina che si apre vedrete:

Dovete scegliere quanti post recenti visualizzare. Nell'immagine sono 8 ma voi scegliete il numero che volete. Potete lasciate il resto così com'è
Adesso copiate il codice che vi si mostrerà:
Nel vostro blog andate su layout > a destra in alto cliccate su "Aggiungi un gadget">nella pagina che si aprirà scegliete HTML/JavaScript
Vi si aprirà un form in cui dovete incollare il codice che avete copiato prima. E scegliete il titolo da dare al gadget, per esempio "Posts recenti"

Finito! Ciao a tutti.
Riferimenti:
http://www.mybloggertricks.com/2009/05/feedburner-recent-post-widget-fast.html

15 novembre 2013

Protected: il valore da aggiungere non è compreso...? Risolto

Mi è capitato di ricevere il messaggio "Protected: il valore da aggiungere non è compreso nell'intervallo. Nome parametro: value" In un primo momento ho provato qualche espediente per rimuoverlo, ma senza successo. Alla fine ho trovato la soluzione che ho usato in questo post:
https://galileo2010.blogspot.com/2014/11/riportare-il-pc-allo-stato-in-cui-non-c_31.html
Saluti

13 novembre 2013

La barzelletta sulla legge di stabilità

L'ho vista qualche giorno fa sul sito Espresso online e mi è piaciuta molto.

23 ottobre 2013

Buffon non para più. Secondo me è una questione di piazzamento

E' una perdita di performance che dura da molto. Vi ricordate l'incredibile gol preso dal Bayern nella Coppa dei Campioni dell'anno scorso? Come disse Platinì, sembrava proprio un pensionato.
Ma purtroppo la cosa è durata anche in questa stagione di campionato e in Nazionale.
Sembra che prenda gol al primo tiro in porta. Errori di piazzamento, prese insicure, errori su tiri tutt'altro che imparabili.
Probabilmente ha dei problemi psicologici. Non dovrebbe giocare fino a quando non si arriva alla causa.
Non condivido la decisione di Conte e di Prandelli di fare come se niente fosse.

20 ottobre 2013

Salariati. Prostitute categoria a parte? No, siamo tutti prostitute

Secondo Marx il lavoratore nella democrazia capitalistica ha la libertà di vendere la propria forza lavoro al miglior offerente. Ma in questa vendita c'è una espropriazione. In cosa consiste ora l'espropriazione del lavoro? In primo luogo in questo: al lavoratore viene pagata solo un parte del suo lavoro, quella minima indispensabile che serve a mantenersi in vita e a riprodursi. La restante parte va al capitalista in qualità di profitto. Per questo il lavoro resta esterno all'operaio, cioè non appartiene al suo essere, e l'operaio quindi non si afferma nel suo lavoro, bensì si nega, non si sente appagato ma infelice, non svolge alcuna libera energia fisica e spirituale, ma mortifica il suo corpo e rovina il suo spirito...Il risultato è che l'uomo (il lavoratore) si sente libero ormai solo nelle sue funzioni bestiali, nel mangiare, nel bere e nel generare, tutt'al più nell'avere una casa, nella sua cura corporale, ecc. e che nelle sue funzioni umane si sente solo più una bestia. Quasi sempre le prostitute hanno dovuto fare quel lavoro per sopravvivenza o per costrizione. Forse le prostitute non hanno una storia uguale al lavoratore salariato di Marx? Evidentemente no.
Dice Marx: "La prostituzione è solo una espressione specifica della generale prostituzione del lavoratore..."
In questi giorni si è sentito parlare di prostitute come una categoria a parte. I lavoratori e anche le altre classi non potranno costruire un società nuova includendo nella propria classe solo alcune categorie ed escludendone altre. Si deve difendere il lavoro salariato come categoria unica, altrimenti si nega tutta la classe lavoratrice. E' il principio che conta!
Per questo ha fatto bene Santoro dare voce alle "donne" di Berlusconi, in particolare alla brava attrice bulgara Michelle Bonev, accomunando queste a tutti i lavoratori salariati. Ed è quello che dovremmo fare tutti noi lavoratori nella nostra lotta di classe
Riferimenti:
Manoscritti economico-filosofici di Marx-1844

17 ottobre 2013

Rai. I compensi milionari a Fazio & Co non hanno giustificazione

Nessuna giustificazione per i compensi milionari a Fazio & Co.
Lo scandalo delle prebende per i cosiddetti "fabbricatori di opinione", lautamente pagati dal pubblico teledipendente, è sotto gli occhi di tutti, anche se tutti - o quasi tutti - volgono lo sguardo altrove.
Che sia una vergogna lo sperpero di denaro pubblico per far vegetare i cosiddetti "rappresentanti del popolo" sui loro seggioloni (ad ogni livello: dal Quirinale alla XVIII Comunità montana), è un fatto.
Ma che i teledipendenti si applichino autonomamente larghe fette di prosciutto sugli occhi per non fare 2 + 2 e contabilizzare quanto loro costa un Fazio (un milione e ottocento euro l'anno) o quanto poteva costare un Crozza alla Rai (5 milioni in 3 anni più 450 mila euro per ogni 22 o giù di lì puntate) è lo scandalo nello scandalo.
Si tratta di denaro forzatamente estorto con il canone dalla Rai (in perenne deficit: 200 milioni circa l'ultimo dato annuale), dove a fronte di 8000 dipendenti fioriscono "collaborazioni esterne" lautamente retribuite.
Il colmo è che una gran parte dei cittadini-vittima si dichiari anche contento dell'estorsione. Il leit-motiv - sapientemente inoculato dai vari portavoce della baracca - è che, per esempio, se Vespa o Fazio rappresentano il comune sentire degli spettatori allora è giusto che siano così ben retribuiti.
Una falsità, un'ipocrisia iniettata a bella posta. E' evidente come costoro - i Fazio, i Vespa e tutti i loro consimili - non "interpretino" affatto il cosiddetto comune sentire, ma siano i "creatori d'opinione" di regime.
E Beppe Grillo lo ha spiegato con dovizia.
In tema di pubblicazione dei compensi di dipendenti e collaboratori Rai, la Relazione annuale 2013 dell’Agcom, presentata in Parlamento lo scorso luglio parla chiaro e afferma, senza ombra di dubbio o di interpretazione, che la tivù di Stato è inadempiente.
Nella relazione infatti, si richiama l’articolo 27 comma 7 del Contratto di Servizio 2010-2012, tutt’ora vigente, che recita: ‘La Rai pubblica sul proprio sito web gli stipendi lordi percepiti dai dipendenti e collaboratori nonché informazioni, anche tramite il mezzo televisivo, eventualmente con un rinvio allo stesso sito web nei titoli di coda, e radiofonico, sui costi della programmazione di servizio pubblico’.
A tutt’oggi questa disposizione non è stata applicata dalla Rai.

Riferimenti: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=22521

Lo scandalo delle prebende per i cosiddetti "fabbricatori di opinione", lautamente pagati dal pubblico teledipendente, è sotto gli occhi di tutti, anche se tutti - o quasi tutti - volgono lo sguardo altrove.
Che sia una vergogna lo sperpero di denaro pubblico per far vegetare i cosiddetti "rappresentanti del popolo" sui loro seggioloni (ad ogni livello: dal Quirinale alla XVIII Comunità montana), è un fatto.
Ma che i teledipendenti si applichino autonomamente larghe fette di prosciutto sugli occhi per non fare 2 + 2 e contabilizzare quanto loro costa un Fazio (un milione e ottocento euro l'anno) o quanto poteva costare un Crozza alla Rai (5 milioni in 3 anni più 450 mila euro per ogni 22 o giù di lì puntate) è lo scandalo nello scandalo.
Si tratta di denaro forzatamente estorto con il canone dalla Rai (in perenne deficit: 200 milioni circa l'ultimo dato annuale), dove a fronte di 8000 dipendenti fioriscono "collaborazioni esterne" lautamente retribuite.
Il colmo è che una gran parte dei cittadini-vittima si dichiari anche contento dell'estorsione. Il leit-motiv - sapientemente inoculato dai vari portavoce della baracca - è che, per esempio, se Vespa o Fazio rappresentano il comune sentire degli spettatori allora è giusto che siano così ben retribuiti.
Una falsità, un'ipocrisia iniettata a bella posta. E' evidente come costoro - i Fazio, i Vespa e tutti i loro consimili - non "interpretino" affatto il cosiddetto comune sentire, ma siano i marchettari, gli "opinion makers" di regime.
E Beppe Grillo lo ha spiegato con dovizia. - See more at: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=22521#sthash.9g8OovSM.dpuf

16 ottobre 2013

Balotelli è un cattivo esempio, non dovrebbe giocare

Sono pienamente d'accordo con Martina Colombari, moglie del grande ex giocatore del Milan Costacurta, raggiunta telefonicamente dalla trasmissione La Zanzara su Radio 24.
A proposito dell’attaccante del Milan, la 38enne commenta: «Lui dice che ce l’hanno tutti con lui, ma dovrebbe chiedersi perché. Litiga con tutti, anche con le persone che lavorano, coi cameraman. È stato maleducato, lo dico anche a mio figlio» (Achille, 9 anni, ndr).

«Nessun grande calciatore - spiega ancora la Colombari - si permetterebbe di fare quello che fa Balotelli. Che ti costa mettere la sveglia ed andare a incontrare il ministro come ha fatto tutta la tua squadra tranne te?».

E la storia del simbolo anticamorra, chiedono i conduttori, Giuseppe Cruciani e David Parenzo? «Se sei un simbolo devi dare un buon esempio, per i nostri figli è difficile far passare gli atteggiamenti di Balotelli come buoni esempi - ribadisce Colombari - Ne fa troppe, ma la colpa è di chi gli permette di farlo. C’è qualcuno che gliele fa fare»
E aggiungo che Balotelli è viziato e presuntuoso, non è un buon esempio di umanità per tutti. Prandelli non dovrebbe coccolarselo ad ogni costo, solo perchè fa i gol. Ci sono cose che contano di più nella vita di un uomo.

21 settembre 2013

Troppi santi, con costose spese. Bergoglio chiede i conti invano

Nel mese di agosto il Pontefice ha fatto aprire un'inchiesta sui conti delle cause di beatificazione e canonizzazione. Il motivo? Il fondo delle "cause povere", che dovrebbe alimentarsi grazie ai contributi dei richiedenti dei processi di 'santificazione', non è stato più incrementato. Entro il 31 agosto doveva arrivare sulla sua scrivania un dossier con entrate e uscite, ma non si è concluso nulla. Anche per le resistenze interne, come quella del cardinale Angelo Amato, prefetto della congregazione per le cause dei santi.
Sotto il regno di Giovanni Paolo II la “fabbrica dei santi” ha sfornato 1338 beati in 147 riti di beatificazione e 482 santi in 51 celebrazioni. Cifre impressionanti soprattutto perché superano quelle dei beati e dei santi proclamati dalla Chiesa dalla sua fondazione fino all’avvento di Karol Wojtyla sul trono di Pietro. Con il Papa polacco, però, molte di queste cause hanno avuto un buon esito proprio grazie a quel fondo per le “cause povere” che oggi sembra scomparso.
“Ogni causa di beatificazione fa storia a sé”, sottolinea il giornalista di Famiglia Cristiana Saverio Gaeta, ma il costo di una causa per la santità può lievitare in modo impressionante fino a raggiungere la cifra complessiva record di 750mila euro, come nel caso del processo che ha portato alla beatificazione, nel 2007, di Antonio Rosmini. Comprende i diritti della Santa Sede e i compensi dei medici, dei teologi e dei vescovi che studiano e giudicano le cause. A questa somma, però, bisogna aggiungere tutto ciò che riguarda le ricerche, l’elaborazione delle “positio”, il lavoro del postulatore e di altri esperti e ricercatori eventualmente coinvolti, la stampa dei volumi, gli allestimenti per la cerimonia, come nel caso del processo che ha portato alla beatificazione, nel 2007, di Antonio Rosmini.
Riferimenti:
- http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/21/quanto-costa-diventare-santi-papa-chiede-lindagine-sui-conti-ior-ma-non-riceve-risposta/717194/
- Giovanni Paolo II amico dei massacratori; santo mai

20 settembre 2013

Le idiozie di Letta: deficit colpa dell'instabilità politica

Ormai sono abituato alle idiozie di Enrico Letta. Ma questa è troppo grossa!
La verità è che L'Italia sta perdendo competitività a livello internazionale e le sue industrie arrancano o sono costrette a chiudere.
Solo dal 2000 al 2009 è la produttività diminuita dello 0,5% ogni anno, impresa mai riuscita in un paese a capitalismo avanzato fino ad oggi. Gli occupati italiani lavorano di più dei colleghi europei, ma producono il 25% in meno dei tedeschi e il 40% in meno dei francesi.
Per riportare la produttività dell'Italia alla pari di quelle della Germania e Francia occorrerebbero centinaia di miliardi e decine di anni, se tutto andasse bene.E così continuano ad andare le cose anche oggi.
Secondo me la vera soluzione sarebbe un autentico comunismo. Produzione in mano del popolo ed eliminazione del profitto. Così non dipenderemmo dal mercato capitalistico e le fabbriche sarebbero sempre aperte e se ne aprirebbero di nuove.
Riferimenti:
-http://temi.repubblica.it/micromega-online/austerita-la-lotta-di-classe-dei-ricchi
-http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/20/governo-letta-deficit-al-31-non-e-colpa-nostra-ma-dellinstabilita/717722/

Napolitano. Scontro politica magistratura? No, reati comuni

Napolitano, nel suo discorso alla Luiss di oggi mistifica le cose e parla di scontro tra politica e magistratura. Ma le cose stanno ben diversamente.
Purtroppo il giorno dopo l’antico rituale dell’attacco alla magistratura, ecco che B ottiene l’effetto sperato (o frutto di una trattativa, con una esternazione ufficiale del prode Napolitano, che in sostanza accredita le tesi berlusconiane e invita politica e magistratura a finirla con gli scontri e le contrapposizioni.

Insomma dal Quirinale si mettono sullo stesso piano il condannato in tre gradi di giudizio e i suoi 18 giudici con tonnellate di prove e 208 pagine di motivazioni della sentenza di Cassazione, e il nulla generico delle accuse ai giudici di essere politicizzati, di cui, se si avesse qualche minima prova, un esercito di avvocati doberman si sarebbe avventato all’ultimo sangue,
Per ora hanno prove di politicizzazione per il grave fatto che un magistrato indossava calzini celesti, che la Bocassini in gioventù aveva baciato uno di Lotta Continua.

Napolitano avrebbe il dovere, come capo di tutti i magistrati, di difendere la categoria dalle calunnie di un pregiudicato e invitarlo a fornire le prove su cui si basa per definirsi una vittima e quali giudici e perché avrebbero ordito questo complotto ai suoi danni.
Senza queste prove le parole di Berlusconi sono calunnie, invenzioni, che non dovrebbero trovare nessuna sponda in Presidente delle Repubblica e autorizzarlo a definire l’attuale situazione di scontro tra potere politico e magistratura.
Riferimenti:
- http://www.corriere.it/politica/13_settembre_20/napolitano-spegnere-conflitto-politica-giustizia_e49533da-21da-11e3-897d-ba51c5bbc4c9.shtml
- http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=63360

25 agosto 2013

Fastidioso messaggio da CertsEntry? Risolto

Non riuscivo ad eliminare un fastidioso messaggio che ogni tanto mi diceva se volevo installare lo sconosciuto CertsEntry. Non è proprio la soluzione più elegante ma io ho risolto così:

C:\Windows\System32. Cercare CertsEntry.dll ed eliminarla
C:\Windows\SysWOW64. Cercare CertsEntry.dll ed eliminarla

Wordpress. Le modifiche dei css non hanno effetto subito? Risolto

Il responsabile potrebbe essere il servizio CloudFlare. Il servizio CludFlare serve a velocizzare l'apertura del blog e delle sue pagine. Se ne può fare a meno. Per ottenere gli stessi risultato ho installato il plugin wp-super-cache.
Anche io avevo problemi dell'aggiornamento del blog dopo le modifiche dei css. Dopo aver provato tutte le le vie senza successo ho provato a disabilitare del tutto CloudFlare. Mi è comparso un messaggio in cui mi si diceva che CloudFlare sarebbe stato disattivato entro 24 ore. Dopo poche ore il problema si è risolto.

18 agosto 2013

Letta: non lasceremo soli i giovani. Ma i giovani sono soli.

RIMINI (ITALPRESS) –Letta.: “Non lasceremo soli i giovani. Lavoreremo e faremo di tutto perché riescano ad avere opportunità che altri giovani in altre parti d’Europa hanno oggi. Grazie all’Europa e a un’Italia migliore daremo ai giovani questa opportunità”.
Letta parla con il futuro. Ma i giovani sono stati lasciati soli in passato e ora sono soli! E lui dov'era?!
Perchè il partito democratico non ha promesso in campagna elettorale di voler risolvere il problema dei giovani spiegando dettagliatamente come?
Perchè il PD non lo ha fatto? Perchè nel sistema capitalistico questo non è possibile. E non è possibile per tutti i giovani nemmeno negli altri Paesi d'Europa.
Ci dica Letta: in quale paese d'Europa hanno risolto i problemi dei giovani?

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