Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Salariati. Prostitute categoria a parte? No, siamo tutti prostitute

Secondo Marx il lavoratore nella democrazia capitalistica ha la libertà di vendere la propria forza lavoro al miglior offerente. Ma in questa vendita c'è una espropriazione. In cosa consiste ora l'espropriazione del lavoro? In primo luogo in questo: al lavoratore viene pagata solo un parte del suo lavoro, quella minima indispensabile che serve a mantenersi in vita e a riprodursi. La restante parte va al capitalista in qualità di profitto. Per questo il lavoro resta esterno all'operaio, cioè non appartiene al suo essere, e l'operaio quindi non si afferma nel suo lavoro, bensì si nega, non si sente appagato ma infelice, non svolge alcuna libera energia fisica e spirituale, ma mortifica il suo corpo e rovina il suo spirito...Il risultato è che l'uomo (il lavoratore) si sente libero ormai solo nelle sue funzioni bestiali, nel mangiare, nel bere e nel generare, tutt'al più nell'avere una casa, nella sua cura corporale, ecc. e che nelle sue funzioni umane si sente solo più una bestia. Quasi sempre le prostitute hanno dovuto fare quel lavoro per sopravvivenza o per costrizione. Forse le prostitute non hanno una storia uguale al lavoratore salariato di Marx? Evidentemente no.
Dice Marx: "La prostituzione è solo una espressione specifica della generale prostituzione del lavoratore..."
In questi giorni si è sentito parlare di prostitute come una categoria a parte. I lavoratori e anche le altre classi non potranno costruire un società nuova includendo nella propria classe solo alcune categorie ed escludendone altre. Si deve difendere il lavoro salariato come categoria unica, altrimenti si nega tutta la classe lavoratrice. E' il principio che conta!
Per questo ha fatto bene Santoro dare voce alle "donne" di Berlusconi, in particolare alla brava attrice bulgara Michelle Bonev, accomunando queste a tutti i lavoratori salariati. Ed è quello che dovremmo fare tutti noi lavoratori nella nostra lotta di classe
Riferimenti:
Manoscritti economico-filosofici di Marx-1844

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