Ufficiale afgano uccide 8 agenti della CIA. Guerra di popolo?

Apprendiamo stamattina che 8 agenti della CIA americani sono stati uccisi da un kamikaze, ufficiale dell'esercito afgano. C'è da chiedersi a questo punto: il popolo afgano tutto vuole l'occupazione del suo territorio da parte della "Comunità internazionale"?Alla domanda è difficile rispondere perchè non ci sono dati attendibili sul "gradimento" della occupazione delle truppe Nato da parte degli afgani .Ma perchè spendere tanti soldi per una guerra?Obama invierà in Afghanistan altri 30.000 uomini per un costo aggiuntivo di 30 miliardi di dollari. I 30 miliardi di dollari si aggiungono così ai 130 miliardi già inseriti nel budget federale per il rifinanziamento della guerra di Kabul.Solo in Italia All'inizio la missione aveva un costo annuo medio di circa 300 milioni di euro, ma oggi - con il progressivo invio di più uomini e mezzi - supera ampiamente il mezzo miliardo di euro.Io sono sicuro che l'avversione di tanti afgani contro le truppe Nato diminuirebbe se tutti quei soldi venissero impiegati per aiutare economicamente quel popolo.Poi sarebbe compito del popolo afgano darsi leggi più civili ed eque nel campo sociale, come dovrebbe avvenire in tutti i paesi occidentali.In quest'altro modo la guerra in Afghanista si potrebbe vincere.Ma vediamo le condizioni attuali dell'Afghanistan, da Wikipedia, l'enciclopedia libera di Internet:"L'economia afghana, una tra le più povere del pianeta, risente del regime talebano, ed è stata profondamente sconvolta dall'inizio dell'ultima guerra ma anche dalle guerre che l'hanno preceduta. La produzione di oppio, illegale in altri paesi ma presente per necessità qui,da solo, fornisce per adesso denaro necessario per vivere.

Le strade che transitano a Salang e a Tang-e Gharu hanno avuto un ruolo strategico nei recenti conflitti, l'uso estensivo da parte di veicoli militari ha lasciato le strade in cattive condizioni, diversi ponti bombardati non sono stati ricostruiti, di frequente le strade vengono chiuse a causa dei conflitti nell'area con grave danno al transito di beni, attrezzature di emergenza e materiali per la ricostruzione destinati all'intero paese."