Caduta del muro di Berlino? Festa, ma anche altro sangue e lacrime

Abbiamo assistito nei giorni scorsi ai festeggiamenti per la caduta del muro di Berlino.La caduta del muro Berlino ha provocato la diffusione maggiore del capitalismo e della competizione fra le aziende in tutto il mondo. Nei paesi sviluppati tanti si sono illusi che ciò avrebbe creato più posti di lavoro e più ricchezza. Ma con l'apertura alla competizione mondiale si è avuto il ritiro dell'intervento dello Stato dalla aziende, e di conseguenza sono venute meno le garanzie di sopravvivenza di queste ultime e del mantenimento di salari relativamente alti. Poi sono entrati nella competizione anche i paesi emergenti che con costi della loro forza lavoro molto bassi, hanno costretto i paesi sviluppati a ridurre anche loro i salari. Nei paesi in via di sviluppo sono aumentate le disuguaglianze ed è aumentato il numero di salariati con salari bassissimi. In tutto il mondo le aziende, per abbassare il costo del prodotto, devono introdurre sempre più macchine e ridurre i salari e la forza lavoro. Il sindacato tradizionale di conseguenza diventa sempre più incapace di difendere le condizioni dei lavoratori. Così aumenta la disoccupazione e si crea più precarietà.Ancora una volta si impone la necessità di passare a una società in cui i mezzi di produzione non vengano usati per ricavarne profitto per pochi, ma solo per soddisfare i bisogni della gente. Si impone la necessità di cambiamenti sociali in tutto il mondo.La gente nel mondo, anche in quello "sviluppato" vive ancora in uno stato primitivo e ingiusto che deve essere superato.