Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Sondaggi Berlusconi. Eurispes. Governo e Parlamento a picco.

12.1.2011. Privilegi e alti stipendi. Eccessivamente alto numero di parlamentari. Inammissibili sistemi di elezione dei rappresentanti nelle istituzioni. Disoccupazione, bassi salari, deprecabili condizioni di lavoro, precarietà. Berlusconi che sbatte in faccia ai poveri la sua prepotenza e la sua ricchezza . Ecco il giudizio dei cittadini in un sondaggio effettuato dall'Eurispes tra il 29/12/2010 e il 12/1/2011 e già pubblicato in anteprima su vari quotidiani (La Stampa, Repubblica) e agenzie di stampa (Reuters): http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE70N0AS20110124
ROMA 24-1-2001 (Reuters) - La fiducia degli italiani nelle istituzioni è in forte calo, e l'84% dice di avere poca o nessuna fiducia nel governo, secondo un sondaggio realizzato nei giorni scorsi e diffuso oggi da Eurispes.
In generale, il 68,5% degli intervistati dicono che è diminuita la loro fiducia nelle istituzioni, mentre solo il 15% si dichiarano fiduciosi nel Parlamento. Aumentano invece i consensi per il presidente della Repubblica e per la magistratura, dice la rilevazione.
"Solo il 2,2% degli italiani dichiara che la propria fiducia nelle Istituzioni è aumentata nel corso dell'ultimo anno, mentre per il 68,5% è diminuita e per il 27,5% è invece rimasta invariata", dice un comunicato dell'istituto di ricerca, che ha anticipato oggi una parte del suo Rapporto Italia 2011.
"Dal 2004, il dato del 2011 è, in assoluto, il più alto sul fronte della sfiducia e il più basso su quello della fiducia", segnala l'Eurispes.
Secondo la ricerca, per la quale sono state intervistate 1.532 persone, la sfiducia è più diffusa nelle fasce d'età comprese tra i 25-34 anni, 35-44 e 18-34 anni. I più delusi sono quanti dicono di riconoscersi nel centrosinistra (78,4%), percentuale che scende invece al 49,6% nel centrodestra.
Per quanto riguarda il governo, dice Eurispes, "solo il 14,6% si dichiara molto o abbastanza fiducioso... l'84,2% afferma di avere poca o nessuna fiducia e l'1,2% non sa esprimere un giudizio al riguardo o non risponde".
Nel 2009, dice il comunicato, i fiduciosi arrivavano al 27,7%. Nel 2010 erano il 26,7.
In generale, comunque, avverte Eurispes, "il grado massimo di fiducia nei confronti di questa Istituzione non ha mai superato il 33,6% del 2004".
In particolare, la sfiducia è più forte tra i più giovani: il 91% tra i 18-24enni, l'87,4% nella fascia 25-34 anni. Un dato che l'Eurispes commenta così: "Difficile non collegare la sfiducia espressa dai più giovani con il disagio crescente espresso in forme intense nel corso di questi ultimi mesi. Sono proprio i giovani che subiscono l'incertezza e vivono con profondo disagio la difficoltà di trovare un'occupazione e di poter progettare il proprio futuro e che attribuiscono alle Istituzioni e al Governo in generale l'incapacità di costruire opportunità di lavoro e possibili percorsi di crescita".In coloro che si dicono di centrodestra il consenso al governo è comunque del 46,2%, mentre in quelli di centrosinistra è del 3,4%.Aumenta invece il consenso nel Quirinale, che passa dal 67,9% del 2010 al 68,2% di quest'anno, dice Eurispes. Mentre la magistratura supera per la prima volta dal 2004 il 50% dei consensi. Nel 2010 la fiducia per le toghe era al 47,8%, quest'anno arriva al 53,9%. In questo caso però il giudizio cambia parecchio in base alle opinioni politiche: il consenso è infatti al 71,1% negli elettori di centrosinistra, al 37,2% in quelli di centrodestra.

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