Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Proposta per la riforma della giustizia. Ai corrotti l'ergastolo

Da "La scomparsa dei fatti" di Marco Travaglio:Per effetto della corruzione aumentano paurosamente i tempi e i costi delle opere pubbliche.Secondo uno studio del settimanale Il Mondo pubblicato nel Maggio 1992, la linea 3 della metropolitana di Milano costava all'epoca 192 miliardi di lire a chilometro contro i 45 del metrò di Amburgo; il passante ferroviario era stimato in 100 miliardi a chilometro in dodici anni di lavoro, mentre il passante di Zurigo, costruito il sette anni, era costato 50 miliardi a chilometro; i lavori per il terzo anello dello stadio Meazza di San Siro, durati oltre 2 anni, costarono più di 180 miliardi, mentre l'ampliamento dell'Olimpico di Barcellona fu completato in 18 mesi per un investimento inferiore ai 45 miliardi.Nel 1992 l'economista Mario Deaglio calcola che il sistema Tangentopoli generava un indebitamento pubblico tra i 150 e 250 mila miliardi, con 25 mila miliardi di lire l'anno di interessi. Senza contare la zavorra degli accordi di cartello delle imprese che azzeravano la libera concorrenza dilatando vieppiù i costi delle opere pubbliche. Le imprese del cartello foraggiavano i partiti che dunque ne dovevano varare opere pubbliche di continuo e prescindendo dalla loro utilità e dalla loro compatibilità con i conti dello Stato. Come dire, si facevano i cappotti per vendere i bottoni.Gli effetti di queste pratiche sono devastanti:il rapporto fra il debito pubblico e il PIL era al 60% nel 1980, e nel 1983, alla fine del governo Spadolini era salito al 70%; nel quadriennio 1983-1987 (governo Craxi) raggiunse il 92%, fino a toccare addirittura il 118% nel 1992.I responsabili se la cavarono con pene ridicole. Generalmente intorno ai 2-3 anni.Ed ecco cosa costa alla gente un elevato debito pubblico
  • la scarsità di risorse per finanziare le scelte strategiche e gli investimenti per lo sviluppo (ricerca, scuola, infrastrutture, sostegno all’economia) di cui il Paese ha bisogno, perché il debito assorbe, in interessi, una parte significativa delle risorse.
  • il governo presta attenzione, più che ad altre cose importanti, alle valutazioni delle agenzie di rating (che indicano con quanta sicurezza gli stati possono pagare il debito) più che dalla bontà delle scelte strategiche in politica economica;
  • lo squilibrio tra ciò che pagano i contribuenti e la quantità/qualità dei servizi che ricevono;
  • la condanna ad un’elevata pressione fiscale, a causa della penuria di risorse conseguente ad una gravosissima spesa pubblica, vale a dire la condanna ad andare verso la direzione opposta a quella richiesta dalla competizione territoriale. Piaccia o non piaccia si è nell’epoca anche della competizione fiscale cioè del cercare di ridurre la tassazione, come dimostrano i comportamenti di molti Paesi, a cominciare dal Regno Unito. Risulta una contraddizione profonda: da una parte si desidera più concorrenza e dall’altra parte si ignora che occorre un riduzione delle tasse a carico di aziende e dipendenti, illudendosi che investitori ed operatori possano essere disponibili investire dove non conviene;
  • la mancata creazione di benefici a vantaggio di investitori esteri, che attualmente detengono più della metà del debito pubblico italiano.
  • Una disoccupazione, una precarietà e una povertà destinate a salire specialmente al sud, visto che al nord stanno cercando di pensare solo alla propria pelle, dimenticandosi che tanti lavoratori del sud negli anni passati hanno lavorato al nord, portando lì benessere.
  • ipotesi più disastrosa: rischio di bancarotta per l'Italia. Ipotesi nella quale sarebbero a rischio risparmi in banca, stipendi pensioni, ecc..
I legami fra corruzione e disastro economico furono confermati financo dall'allora Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio all'Assemblea della Confindustria il 31 maggio 1993: "Forme di corruzione diffusa nei rapporti fra imprese e e sfera pubblica hanno gonfiato la spesa, leso il buon funzionamento del mercato, ostacolato la selezione dei fornitori e dei prodotti migliori. L'entità di questa tassazione impropria, che da ultimo ricade sui cittadini, è di una gravità che sgomenta"In sostanza per singoli e famiglie la vita diventa impossibile e le speranze di un futuro migliore diventano quasi nulle.Ora, ditemi voi, non ce n'è abbastanza per chiedere l'ergastolo per corruzione e concussione?Ecco qui cosa dovrebbero fare in Parlamento per punire i responsabili di corruzione e concussione: La corruzione? Ecco come sconfiggerla

Nessun commento

Posta un commento