Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Altro che sorpasso al nucleare. Per l'atomo grandi progetti

Sono almeno un trentina i paesi nel mondo che si propongono di aggiungersi agli altrettanti che attualmente gestiscono i reattori in servizio (439). Nel prossimo ventennio potrebbero sorgere 400-450 nuovi impianti. La prudenza verso il "rinascimento nucleare" è d'obbligo. Il settore è fermo da un paio di decenni. Negli ultimi 5 anni è stata avviata la costruzione di una cinquantina di reattori, mentre il numero di quelli entrati in servizio fa il pari con quelli chiusi. Tuttavia nessun sorpasso da parte del'energia verde.John Brodman (dipartimento USA per l'energia) ritiene che quello iniziato sarà un decennio di preparazione e di avvio, anche se lenti. La crisi ha ridotto la crescita della domanda elettrica, ha reso molto oneroso il ricorso al credito da parte delle aziende di pubblico servizio e quindi reso necessario l'intervento statale che a sua volta è appesantito dal debito pubblico crescente.I costi di costruzione degli impianti di nuova generazione sono crescenti e soprattutto incerti perchè la stasi ha creato buchi nella filiera della componentistica (a volte non si trovano i componenti adatti e bisogna riprogettarli-nda) e anche una carenza di forza-lavoro specializzata. Per gestire una centrale servono 600 tecnici. Persino in colosso come la Edf lamenta di non averne abbastanza. Il metano, con le nuove risorse di gas resesi disponibili da parte di alcuni stati con in testa gli Stati Uniti è una temibile fonte alternativa. Infine esistono diffidenze nei confronti del nucleare in quanto esso potrebbe essere usato a fini militari.In ascesa invece è la compagnia coreana KEPCO, alla quale concorrono Hyundai, Samsung e Doosan. La KEPCO ha appena concluso un affare con gli Emirati Arabi Uniti per un valore complessivo superiore ai 14 miliardi di euro. Per KEPCO si tratta del suo primo affare all'estero, ma il suo exploit non deve stupire. La tecnologia è di derivazione Westinghouse, ma i quattro reattori che costruirà ad Abu Dabi sono un'evoluzione nazionale e costano meno di quelli francesi. Seul dichiara che l'indistria del paese intende vendere all'aestero, all'alba del 2030, almeno 80 reattori. KEPCO ha avviato trattative con clienti in Indonesia, Turchia, USA e America latina.La Cina ha il più vasto piano di crescita dell'energia atomica al mondo. In questo ambito Pechino ha creato la SNTPC con un compito preciso: sviluppare in collaborazione con Toshiba Westinghouse i CAP 1400 1700, reattori cinesi di terza generazione per il mercato nazionale ed estero.Anche la filiera nucleare francese è in fermento. La nuova idea è quella di costruire e testare in Francia un reattore, L'Amea, di potenza più ridotta rispetto allo standard e quindi anche più appetibile nelle aree in via di sviluppo.Situazione in Italia:Affinchè il piano nucleare italiano possa decollare è necessaria una serie di adempimenti governativi, non ultimo la nascita dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, che avrà voce in capitolo sulla localizzazione dei siti. Problema non da poco, quest'ultimo. In materia di impianti energetici le regioni italiane sono in testa alle classifiche di quella che la fantasia anglosassone ha battezzato come "sindrome banana" (Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything): non costruire assolutamente nulla in alcun luogo vicino ad alcunchè.Riferimenti:http://www.world-nuclear.org/

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