Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Non sapevo. Come gli ebrei espulsero gli arabi dalla Palestina

Come furono cacciati gli arabi dalla Palestina:

A partire dagli anni trenta del XX secolo, e ancor più dopo il termine del II conflitto mondiale e la tragedia dell'Olocausto, la Palestina vide fortemente alterata la sua composizione demografica, con la minoranza ebraica avviata a diventare maggioranza grazie alla bruta occupazione o all'acquisto di terreni reso possibile dai fondi concessi ai profughi ebrei sfuggiti alla persecuzione nazista.

La grande occasione si presenta con il MANDATO BRITANNICO: la Gran Bretagna, grande potenza mondiale di allora, passa a controllare la Palestina dopo la sconfitta dell’Impero Ottomano e nel 1917 con la “Dichiarazione Balfour” approva e aiuta il progetto sionista. L’Inghilterra era infatti interessata a creare, in quelle terre abitate in maggioranza da arabi, una colonia di coloni europei filo-britannici, che le agevolasse il controllo sul Canale di Suez, molto strategico per i suoi traffici.Dal 1932 al 1938, in soli 6 anni, emigrano in Palestina il doppio di quelli che eranoemigrati nei 130 anni precedenti. Nel 1936 gli ebrei sono già 400.000. Aumenta quindi sempre di più l’acquisizione di terre: delle nuove terre peró solo il 5,6% del territorio sottratto ai palestinesi viene comprato, il resto viene occupato (nel 1925 solo il 7% del territorio era in possesso di ebrei).Per favorire l’immigrazione ebraica in Palestina, gli inglesi avevano promulgato leggi e regolamenti che favorivano l’acquisizione di terre da parte degli ebrei europei.

Negli anni venti e trenta numerose furono le dimostrazioni di protesta da parte dei movimenti palestinesi, che sovente sfociarono in veri e propri scontri a tre tra l'esercito di Sua Maestà britannica, i residenti arabi e i gruppi armati dei coloni ebrei. Spesso gli attriti non erano dovuti all'immigrazione in sé, ma ai differenti sistemi di assegnazione del terreno: gran parte della popolazione locale per il diritto inglese non possedeva il terreno, ma per le abitudini locali possedeva le piante che vi venivano coltivate sopra (tra cui gli alberi di ulivo, che erano la coltura prioritaria e che, vivendo anche secoli, divenivano dei "beni" passati di generazione in generazione nelle famiglie), di conseguenza molti terreni usati dai contadini arabi erano ufficialmente (per la legge inglese) senza proprietario e venivano quindi acquistati dai coloni ebrei appena immigrati, o loro affidati.

Questo, unito alle regole con cui venivano solitamente gestiti i terreni assegnati ai coloni (la terra doveva essere lavorata solo da lavoratori ebrei e non poteva essere ceduta o subaffittata a non ebrei), di fatto toglieva l'unica fonte di sostentamento e lavoro a moltissimi insediamenti arabi preesistenti.

Il 15 maggio 1948 gli ebrei proclamano la costituzione dello Stato di Israele.In seguito alla proclamazione unilaterale, da parte ebraica, dello stato di Israele, una coalizione di stati arabi della regione (Egitto, Giordania, Siria, Iraq) muove guerra alnuovo stato.L’esercito israeliano approfitta della guerra per aumentare le azioni militari contro la popolazione civile palestinese, i cui villaggi sono distrutti in modo da provocarne l’esodo di massa. La guerra si conclude con la vittoria di Israele, molto meglio armata degli stati arabi, rifornita com’era dalle potenze occidentali.La vittoria consente al nuovo stato sionista: di occupare molto più territorio di quelloassegnato dalle Nazioni Unite. Israele si prende il 78%, mentre ai Palestinesi resta il 22% della Palestina: la Striscia di Gaza sotto il controllo dell’Egitto, la Cisgiordania (West Bank) e Gerusalemme Est sotto il controllo della Giordaniadi espellere gran parte della popolazione araba dal territorio conquistato. Durante la guerra vengono espulsi 750.000 palestinesi da 450 villaggi sparsi nell’attuale Stato di Israele. Oggi questi villaggi non esistono più perché furono completamente rasi al suolo.Il resto è storia dei giorni nostri.Articolo correlato: Ebrei esiliati dalla Palestina? Per alcuni storici una invenzione.

Riferimenti:1) http://www.cagliarisocialforum.it/documenti/altri_materiali/dossier_palestina.pdf2) http://wapedia.mobi/it/Conflitti_arabo-israeliani#1.

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