Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Sondaggio. Un italiano su due non sa se voterà, e per chi

Il sondaggio lo ha fatto il Prof Mannaimer, esperto di sondaggi.La situazione politica appare sempre più ambigua e incerta,  caratterizzata da fratture sia all'interno della maggioranza, sia nelle  forze di opposizione. La conseguenza più evidente di questo stato di  cose è l'ulteriore accentuarsi del distacco e della disaffezione dalla  politica, della crescente incertezza dei cittadini sugli orientamenti da  assumere di fronte alle varie questioni e, ciò che è ancora più  significativo, dell'indecisione sulla preferenza verso questo o quel  partito. Si allarga infatti enormemente il numero di dubbiosi su cosa  votare in caso di elezioni e, al tempo stesso, la quantità di chi  richiede le consultazioni anticipate.Era il 36,8% a febbraio, il 47,5% a marzo, sino al 48,4% di oggi, con un  allargamento specialmente di quanti non sanno o non vogliono indicare  una preferenza tra le diverse forze politiche in campo. Colpisce il  fatto che siano più indecise specialmente le donne (in parte orfane del  particolare consenso manifestato in passato per Berlusconi) e i giovani,  che più di altri - esaurito ormai da tempo il potere trainante e  «semplificatore» delle ideologie tradizionali - stentano a comprendere  le logiche (se mai esistono) del confronto politico in atto.La verità è che ci vuole un cambiamento radicale del nostro tipo di economia, cosa che nessun partito parlamentare ha nei suoi programmi.Si dice che il comunismo ha fallito. Ma il comunismo può esserci solo  dopo che il capitalismo ha svolto il suo compito di sviluppare le forze  produttive. In Russia invece, ai tempi della rivoluzione i mezzi di  produzione  non erano affatto sviluppati. In Russia e in altri paesi  sottosviluppati c'è stato il collettivismo, che non è comunismo. Quando  non ci sono sufficienti mezzi di produzione è chiaro che l'uomo è spinto  contro l'uomo per sopravvivere e prevale l'egoismo. Il comunismo vero  invece ha bisogno di cooperazione e di pace. Per questo alla base della  produzione non ci deve essere più la centralizzazione del capitale in  poche mani, ma le fabbriche devono appartenere a tutta la gente e la  produzione deve essere sotto il controllo dell'intero popolo. In questo  modo le fabbriche potranno restare aperte finchè ci sarà bisogno di beni  e tutti otterranno i beni a loro necessari. Poi certamente la scala  della produzione si ingrandirà perchè oggi abbiamo macchine molto  potenti che possono effettuare il ricambio con la natura e la gente  potrà avere anche più dello strettamente necessario.Riferimenti: http://www.corriere.it/politica/11_aprile_24/italiani-voto-mannheimer_00b91430-6e43-11e0-8ddc-82ba11e35082.shtml

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