Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Benedetto XVI, il papa che non ha lasciato traccia

Si fa presto a dire che papa Ratzinger è stato un papa coraggioso, un uomo di grande fede.
La verità e che da papa non ha lasciato nessuna traccia positiva, nessuna traccia di rinnovamento e di progresso.
Dobbiamo ricordare che non ha fatto nulla per bonificare lo IOR, la Banca Vaticana che è stata da sempre un paradiso fiscale in cui si poteva eludere il tracciamento del denaro da parte dell'autorità giudiziaria. E ci sono sospetti che in quella banca ci sia stato riciclaggio di denaro sporco. E che dire poi della proposta di beatificazione di due papi discutibilissimi come Giovanni paolo II e Pio XII. (leggere qui e qui)
E ricorderemo le gravi affermazioni di Benedetto XVI durante la visita in Africa, circa l’inutilità del preservativo nella lotta contro l’Aids.

Nel 17 Dic 2008 poi Il Papa nella povertà che avanza metteva in guardia dal Natale consumista e invita invece alla solidarietà e a “riscoprire il vero significato” della festa. "Sotto la spinta di un consumismo edonista, purtroppo – disse rivolgendosi agli oltre 5mila fedeli riuniti nell’Aula Paolo VI per l’udienza generale – "il Natale rischia di perdere il suo significato spirituale per ridursi a mera occasione commerciale di acquisti e scambi di doni. "In realtà però le difficoltà, le incertezze e la stessa crisi economica che in questi mesi stanno vivendo tantissime famiglie e che tocca l’intera umanità – ha aggiunto Benedetto XVI – "possono essere uno stimolo a riscoprire il calore della semplicità, dell’amicizia e della solidarietà, valori tipici del Natale”. “Spogliato delle incrostazioni consumistiche e materialistiche –diceva ancora – "il Natale può diventare così un’occasione per accogliere come regalo personale il messaggio di speranza che promana dal mistero della nascita di Cristo”. “Prepariamoci al Natale con umiltà e semplicità –era la sua esortazione – "disponendoci a ricevere il dono della luce e della pace. Accogliamo il Natale di Cristo come un evento capace di rinnovare oggi la nostra esistenza. L’incontro con il Bambino Gesù ci renda persone che non pensano soltanto a loro stessi, ma si aprano al bisogno dei fratelli”.
In pratica lui diceva che senza la crisi economica non si diventa buoni.
L'indifferenza di fronte alle sofferenze di tanti poveri.
E nel 23 Marzo 2009 predicava:
“I soldi scompaiono” (si lo vediamo)
“Vediamo adesso nel crollo delle grandi banche che i soldi scompaiono, sono niente (niente per te che ne hai tanti), e tutte queste cose che sembrano vere in realtà sono di secondo ordine”.
“Apparentemente – commentava – "queste sono le vere realtà, ma questa realtà prima o poi passa” (dopo che ci hanno spogliato di quei pochi risparmi): “vediamo adesso nel crollo delle grandi banche, che scompaiono questi soldi non sono niente” (per lui e per quelli che stanno bene come lui). “Solo la parola di Dio è fondamento della realtà e cambia il nostro” (il suo) “concetto di realismo: realista è chi riconosce la realtà nella parola di Dio”.

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