Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


In Germania i neonazisti hanno ucciso 147 persone dal 1990 ad oggi

Il caso del gruppo nazi della Turingia, i cui attentati sono andati avanti per 13 anni, desta un grande clamore contro una polizia colpevolmente "cieca dall’occhio destro".
Negli ultimi vent’anni i neonazisti  hanno ucciso 147 persone in Germania. Famiglie immigrate carbonizzate  nell’incendio delle loro case, africani, asiatici e turchi colpiti da  spari a bruciapelo o barbaramente picchiati a morte in stazioni della  metropolitana, strade e sottopassaggi. Vagabondi, adolescenti, donne,  anziani, militanti di sinistra, poliziotti... la violenza d’estrema  destra è, di gran lunga, il principale fattore di terrorismonel Paese.
I  nazi hanno ucciso molto più del radicalismo islamico, che in Germania  non ha realizzato nessun grande attentato. Molto più della "Frazione  dell’Armata Rossa" di Andreas Baader e Ulrike Meinhof, che provocò 34  morti tra la sua fondazione nel 1970 e la sua dissoluzione nel 1998,  senza contare i 27 attivisti che la banda lasciò sul terreno in  sparatorie con la polizia e scioperi della fame. Queste violenze, che  hanno ispirato tonnellate di opere e titoli di giornali, sono piccole  cose di fronte alla violenza neonazi. Però non lo si vuole riconoscere.
Il Paese vive in questi giorni come una sorpresa il caso del gruppo Nationalsozialistischer Untergrund  ("Clandestinità nazionalsocialista") un terzetto della Turingia, due  uomini e una donna, che per tredici anni ha commesso, presumibilmente,  almeno dieci omicidi in serie, quattordici rapine in banca e tre  attentati con bombe con decine di feriti, in contatto -e forse protetto-  dal Verfassungsschutz (BfV), la polizia politica tedesca  inguaribilmente "cieca dall’occhio destro", come si dice in questi  giorni, cioè concentrata su ogni tipo di “nemici interni”, reali o  immaginari, molti dei quali di sinistra, e indulgente e protettrice  verso la scena neonazi.
Gli infiltrati o confidenti della polizia in questo ambiente, i cosiddetti V-Leute,  fanno da tempo immemorabile un ambiguo doppio gioco nel quale spesso si  cancella la differenza tra l’agente segreto o confidente della polizia e  l’attivista nazi. Ex attivisti nazi che sono stati accolti in programmi  di reinserimento fanno riferimento alle "simpatie" e alle complicità  che gli ultras trovano nella polizia. Indicano anche che essere un  “collaboratore" non esclude il fatto di essere, allo stesso tempo, un  convinto attivista nazi, mediante una specie di divisione dei compiti  frequentemente molto vantaggiosa per l’informatore.
I  tentativi di mettere fuorilegge il NPD, il principale partito neonazi,  non sono condivisi dai tribunali con l'assurdo argomento per cui  un’illegalizzazione porterebbe alla luce l’identità dei confidenti e  metterebbe in pericolo la loro identità.

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