Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Il fotovoltaico sorpassa il nucleare. Rifatti i conti è una bufala

Aggiornato.
La storia del sorpasso al nucleare da parte del fotovoltaico è una . Lo si scopre semplicemente rifacendo per bene i conti dello studio «Solar and Nuclear Costs - The Historic Crossover. Solar Energy is Now the Better Buy» di John O.Blackburn e S. reperibile qui: http://www.ncwarn.org/wp-content/uploads/2010/07/NCW-SolarReport_final1.pdf

I conti li ha rifatti il Prof Franco Battaglia, Professore Associato di Chimica dell'ambiente all'Università di Modena. Cerco qui di spiegarli :
Lo studio «Solar and Nuclear Costs - The Historic Crossover. Solar Energy is Now the Better Buy» di John O.Blackburn e S. Cunningham, fa uso della seguente formula:



dove: fattore di ammortamento = i / [ 1 – (1 + i)-n ]
i = tasso di interesse
n = periodo di ammortamento (anni)
Il calcolo è effettuato per un impianto di riferimento da 3 kWp (chilowatt di picco) di picco, assumendo un costo dell’impianto pari a $8190, un tasso di ammortamento del 6%, un periodo di ammortamento di 25 anni e un fattore di carico del 18%. Ne risulta un fattore di ammortamento pari a 0.07823. Con le suddette ipotesi, il costo di produzione dell’energia elettrica (componente dovuta al solo costo di impianto, senza
i costi di esercizio e di manutenzione) risultano pari a 16 c$/kWh.

Senonché, come viene anche detto nel lavoro, il costo dell’impianto pari a $8190 risulta sottraendo, al costo reale che è di $18.000, i crediti d’imposta federali (30%) e dello Stato del North Carolina (35%). È allora evidente che quello riprodotto in figura non è il costo di produzione industriale ma il costo di produzione politico a valle delle incentivazioni concesse alla fonte fotovoltaica dal governo federale USA e dal governo del North Carolina, incentivazioni che trasferiscono il 65% del costo industriale a carico della collettività.

Inoltre, aver assunto un fattore di carico del 18% è decisamente irrealistico. Una potenza installata di 1 GW dovrebbe produrre, alla fine di un anno 8760 GWh di energia elettrica (8760 sono le ore di 1 anno).
In realtà ne produce di meno per varie ragioni: ad esempio l'impianto può restare fermo per manutenzione, etc.
Tipicamente, un impianto nucleare da 1 GW produce 8000 GWh; il suo fattore di carico tipico è quindi 8000/8760=90%

Un impianto fotovoltaico da 1 GW, invece, NON PUO' produrre alla fine dell'anno 8760 GWh per la semplice ragione che non è illuminato per 8760 ore (c'è la notte, nei giorni invernali può essere coperto di neve, etc.).
Tipicamente, un impianto FV da 1 GW produce, alla fine di un anno, 900 GWh. Il suo fattore di carico è quindi 900/8760 = 10%.
La potenza FV installata in Italia era di 432 MW a fine 2008 e di 1142 MW a fine 2009. Quindi nel 2009 vi sono stati 1142-432=710 MW nuovi. Che, naturalmente, sono stati installati nel corso dell’anno. In assenza di altri dati, assumiamo un ritmo di installazioni costante nel corso dell’anno, per cui è come se la effettiva potenza FV installata in Italia nel 2009 fosse pari a 432+710/2=787 MW. L’energia elettrica prodotta da FV nel 2009 è stata di 674 GWh. Il fattore di carico che ne risulta è quindi pari a poco meno del 10%.
Ripetendo il calcolo con la medesima formula ma senza considerare le incentivazioni e col più realistico fattore di carico del 10% (valore medio a consuntivo per gli impianti fotovoltaici in esercizio) si ricava in realtà un costo di produzione pari a 63 c$/kWh, ovvero circa quattro volte quello calcolato nel documento. Ora, se teniamo conto che il nucleare nel 2008 costava 2 cents di dollaro (vedere qui alla voce total: http://www.eia.doe.gov/cneaf/electricity/epa/epat8p2.html), pur ammettendo un raddoppio dei soli costi di costruzione come sta avvenendo in Finlandia, il costo del kWh nucleare oggi sarebbe (abbondando) di circa 5 cents, cioè circa 12 volte meno di quello prodotto col fotovoltaico. Altro che sorpasso!

La principale cosa che potrebbe sfuggire, però, è l’ineluttabile fatto che il fotovoltaico non conviene neanche se i moduli fotovoltaici fossero gratis: quando i pannelli FV non sono illuminati dal sole (e non lo sono dal tramonto all’alba, sempre, e dall’alba al tramonto quando è nuvolo, quando sono coperti di neve, etc.) essi sono inutili, il che significa che 100 GW FV non consentono la chiusura di neanche 1 W convenzionale, sia esso a gas, a carbone, o nucleare.

Se ci si riferisce poi al lungo periodo bisogna fare anche questa considerazione: un reattore da 1.6 GW produce, nell'arco della propria vita (60 anni, minimo) 1000 miliardi di kWh elettrici, che alla quotazione di mercato (circa 10 centesimi/kWh) danno un RICAVO di 100 miliardi. Se tale reattore richiede una SPESA, per ritardi nella costruzione, di 3 o 6 (o anche 10) miliardi è pressoché irrilevante.
Viceversa, con una SPESA di 6 miliardi si installa 1 GWp FV che nell'arco della propria vita (30 anni, se va bene) produce 30 miliardi di kWh elettrici (se va bene) con un RICAVO di 3 miliardi.

In ogni caso, se quanto sopra non fosse stato compreso, ripeto la domanda: come mai tutti noi consumatori paghiamo il chilowattora elettrico 20 centesimi (incluse tasse, distribuzione, etc., per cui a chi lo produce il chilowattora costa molto meno), mentre oggi i produttori con fotovoltaico dello stesso chilowattora sono ricompensati con 50 centesimi? Come mai il chilowattora alla Borsa elettrica è quotato meno di 10 centesimi mentre a chi lo produce col fotovoltaico sono riconosciuti, per legge (una legge-truffa), 50 centesimi?

13 commenti

  1. grande caz@@ata..... io i pannelli li ho.. e dai conti fatti non e' cosi'..
    sempre e solo strumentalizzare vero??

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  2. Sono sicuro che tu i conti non li hai fatti per confrontare i tuoi pannelli col nucleare, altrimenti li avresti esposti i conti. E poi hai preso sicuramente gli incentivi statali pagati da tutti noi, incentivi che hanno fatto abbassare i tuoi costi a spese nostre.

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  3. quindi l'autore di questo blog usa la quotazione di mercato di circa 10 centesimi/kWh per 60 anni... attualizzazioni?? mai sentito parlare???

    dopo 60 anni cos ci fai di tutto il cemento della centrale?
    dopo 30 anni cosa ne fai del silicio dei pannelli? lo ritrasformi in nuovi pannelli....

    fateveli bene i conti, e fateveli sull'energia non sui costi.... il denaro è un'etichetta che attacchiamo alle cose

    i kwh è sempre un kwh ora e tra 10 100 1000 anni

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  4. Ciao anonimo,
    quando parla di cents al kwh l'articolo tiene conto anche dei costi di dismissione.
    Spiegamele bene tu cosa sono le attualizzazioni.
    Noi parliamo di potenza non di di energia perchè è la potenza che deve essere disponibile anche quando il sole non brilla e il vento non soffia.
    La dismissione dei pannelli solari ci sosta tanto perchè i pannelli solari dismessi sono altamente inquinanti. E poi dimmelo tu quanto costa riciclare i pannelli solari obsoleti.

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  5. "La dismissione dei pannelli solari ci sosta tanto perchè i pannelli solari dismessi sono altamente inquinanti. E poi dimmelo tu quanto costa riciclare i pannelli solari obsoleti. "
    E le scorie nucleari non sono più inquinanti di un pannello solare???

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  6. Ciao Anonimo,
    scusa ma il problema delle scorie è fuori dell'argomento di questo articolo. Comunque il problema delle scorie è risolvibile. Leggi qui

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  7. ciao giovanni
    spero che tu abbia buon appetito , per rimangiarti tutte le ovvieta' che hai detto lo scorso anno.
    Chi paga per Fukushima??
    Dove esiste un deposito di scorie nucleari vero?? Cosa costa??
    Nei tuoi conti hai ignorato quelli SOGIN , perche??
    Guarda i prezzi reali del solare , ad oggi , i tuoi conti non sono veri!!!!
    E i tedeschi , sono tutti scemi , ad avere approvato , a maggioranza trasversale , la proposta di Frau MErkel??? loro si che hanno fatto i conti bene !!! prova a copiare , diligentemente .!!!!
    Buon lavoro e felice vita

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  8. @abazzan,
    innanzitutto se vuoi essere ospitato su questo blog discuti serenamente senza fare del sarcasmo
    Uno Stato ricava enormi vantaggi economici e ambientali dall'uso del nucleare. Quindi è naturale che in caso di incidente qualcuno paghi. Quanto ai danni da radioattività, sono molto inferiori a quelli sbandierati dagli allarmisti. Ti rimando agli studi fatti su Chernobyl: http://amici-di-galileo.blogspot.com/2009/03/la-verita-su-chernobyl.html
    I depositi di scorie nucleari esistono oggi. Vedi Francia e Giappone stesso.
    I costi dei depositi di scorie sono compresi nel costo della centrale nucleare.
    Quali sono i conti della Sogin?
    Mostrameli tu i nuovi conti del solare.
    Quanto al copiare, io a volte riporto delle notizie, e soprattutto ci rifletto su.

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  9. ma io dico , invece di parlare di quanto costa fare o non fare se meglio o peggio una cosa o l'altra.....non si può evitare gli sprechi di energia elettrica?....io x esempio spendo 30 € al mese per due persone anche con i costi elevati che dite voi...

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  10. Quanto al risparmio energetico, vediamo cosa ci dice l’aritmetica se la fonte è finita, come lo è il petrolio, che, pare, è destinato ad esaurirsi fra 50 anni. Se in Italia si decidesse da domani di risparmiarne il 100% e di mettere in cassaforte tutto il petrolio così risparmiato, cosa succederà quando, fra 50 anni, il petrolio sarà finito e noi apriremo le nostre casseforti? Succederà che, siccome l’Italia consuma ogni anno il 2% del consumo annuo mondiale di petrolio, questo finirà dopo un anno: il nostro eroico risparmio avrà avuto l’effetto di far esaurire il petrolio fra 51 anziché fra 50 anni.

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  11. Ahahahahaha, Giovanni, Giovanni!! Meno male che c'è gente come te che ci fa ridere di prima mattina!! Così il giorno comincia bene!!
    Grazie di esistere.

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  12. Le rinnovabili sono un cancro dalle molte metastasi da estirpare al più presto, altrimenti saranno l'organismo ancora sano del sistema elettrico e quello dell'economia produttiva a venire da esse soffocati. Il chilowattora da energie "pulite" è un chilowattora tecnicamente "sporco", che crea grossi problemi alla rete, risolvibili solo con un suo riciclaggio tramite la soluzione dell'accumolo che porterebbe ad un notevole incremento del costo finale, presumibilmente doppio dell'attuale solo a tenere conto dei rendimenti del ciclo di accumulo e rierogazione. I tedeschi sono in maggioranza ingenui creduloni senza le dovute conoscenze specifiche; tra loro c'è qualche "furbo" all'italiana che, come in tutte le parti del mondo - non solo in Germania - dove la collettività butta soldi cancellando posti di lavoro produttivi dietro queste forme ideologiche di produzione di energia, si arricchisce a spese del contribuente e/o dell'utente grazie alle generose regalie impropriamente definite "incentivi". In Italia il sistema è stato anche infiltrato da gruppi egemoni, compresi taluni con caratterizzazione clientelare se non addirittura mafiosa, come evidenziato in talune inchieste giudiziarie. Forse in certe regioni del nostro Paese c'è più sole e più vento, ma le "fortunate" sembrano essere quelle in cui anche la piaga del potere spurio è più purulenta.

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  13. Il nucleare attualmente e' il sistema che potrebbe salvare il pianeta da un soffocamento causato dalla co2, senza mezzi termini.
    Il fotovoltaico attuale e' prodotto in cina, in italia abbiamo solo gli svantaggi ossia gli incetivi da pagare e i tanti imprenditori in questo settore non ci vogliono rinunciare non tanto per salvare il pianeta ma per salvare le loro tasche. Oggi conviene fare impianti fotovoltaici anche verso nord, tanto con gli incentivi pagati da tutti chi se ne frega. idem per le pale eoliche. Io ho 2 impianti fotovoltaici, uno sperimentale. La potenza di picco non sono mai riuscito a raggiungerla, nonostante abbia i pannelli inclinati a 30° esposti a sud/est.

    Fondamentalmente il nucleare serve per garantirci un'industria che funzioni e bene, che abbia energia a basso costo. Attualmente l'industria sta' scappando dall'italia per questo motivo (oltre a tanti altri).

    Una soluzione valida sarebbe avere delle centraline nucleare dislocate nelle varie zone industriali in modo da ridurre perdite in rete e aumentare il controllo delle stesse (piccole = maggior controllo) basate sul torio anziche' sull'uranio (evitiamo scorie come plutonio) e cosi' verrebbero garantiti vantaggi e sfruttamento (produzione idrogeno per autotrazione, teleriscldamento a costo 0 e tanti altri benefici).
    Il tutto incrementato dalle rinnovabili ma vere rinnovabili non finte come quelle attuali che costano solamente alle nostre tasche!

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