Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Oggi il lavoro non nobilita l'uomo, lo fa ammalare

Il lavoro dovrebbe essere una attività in cui l'uomo contribuisce serenamente al benessere proprio e della società. Non una causa di malattia o addirittura di morte.Invece l'esaurimento da lavoro è tra le cause di malattia più comuni. E' quanto è emerso nel corso della conferenza dell'European Academy of Occupation Health Psycology, organizzata dall'Ispesl in collaborazione con l'Agenzia europea per la Salute e la Sicurezza sul lavoro, svoltasi a Roma presso la Pontificia Università Urbaniana. L'esaurimento colpisce più di 40 milioni di persone nell'Unione Europea, ovvero circa il 22% dei lavoratori.Afferma Sergio Lavicoli, direttore del Dipartimento di Medicina del Lavoro Ispesl "per tutti questi soggetti il rischio maggiore, oltre ad una serie di disturbi di carattere psicosociale, che spesso portano ad un utilizzo crescente di psicofarmaci, è rappresentato da quelle malattie che poi correlate passano alla fase della somatizzazione, come ad esempio i disturbi gastrointestinali o cardiovascolari".Così il governo pensa alla salute dei lavoratori? I ritmi di lavoro dovrebbero essere più a misura d'uomo. E' l'uomo che dovrebbe dominare la macchina della produzione adattandola alle sue esigenze. Non dovrebbe venirne schiacciato. Ha mai parlato Bruno Vespa nella sua grande trasmissione di questi problemi? Si pone qualche politico l'obiettivo di risolvere questo problema? Oggi i più sensibili parlano dei disoccupati e della gente che non arriva a fine mese, ma tutti danno per scontato che questo modo brutale debba essere i l modo di lavorare. Tutto perchè non si produce per soddisfare i bisogni della gente, ma per battere la concorrenza e per il profitto di pochi.Perchè i lavoratori abbiano il controllo sul modo e i tempi del lavoro i mezzi di produzione dovrebbero essere proprietà comune. E' l'unica vera strada. Altro che riforme dei sitemi elettorali o presidenzialismo.

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