Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Il Corriere nega l'evidenza: obesità? Non c'entra la povertà

Leggiamo su Corriere.it:Dieta dei teenager, conta la classe socialeMa il sotto titolo:L'obesità fra i meno abbienti dipende dalla scarsa cultura più che dalla minore disponibilità economica fa ricadere genericamente sulla cultura la responsabilità del fenomeno.Ma leggiamo le rilevazioni valide della ricerca:MILANO - Chi ha la fortuna di nascere in una famiglia «bene» non dovrà preoccuparsi troppo di diete e cicce da smaltire durante la giovinezza. Perché nei ceti medio-alti i ragazzi sono «naturalmente» più propensi ad alimentarsi bene e a considerare importante la forma fisica. Nelle classi sociali inferiori non è così, e il motivo lo sintetizza Wendy Willis, ricercatrice dell'università dell'Hertfordshire che ha condotto l'indagine: «In queste famiglie c'è la preoccupazione del futuro, c'è insicurezza sociale ed economica: i bisogni pressanti sono ben altri, così la forma fisica passa in secondo piano...».Ma nello stesso articolo l'"illustre" prof Carruba, "grande" responsabile del Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità dell’università di Milano spiega a modo suo: "Sappiamo bene che molti cibi a basso prezzo hanno una scarsa qualità nutrizionale. Ma questo non giustifica completamente il fatto, già ampiamente noto, che l'obesità sia più frequente negli strati sociali inferiori. Questo studio lo conferma, indicando che più ancora dei soldi è il contesto culturale a fare la differenza: spesso mancanza di cultura alimentare e povertà vanno a braccetto, ma l'educazione carente fa più danni della mancanza di denaro". Come dire, se si hanno dieci euro da spendere per il cibo non è detto che si debbano per forza buttare in schifezze.Grande prof Carruba, lui sì che con il suo stipendio di professore universitario è un grande educatore!

Nessun commento

Posta un commento