Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


L'Ungheria si ribella all'Europa dei banchieri

Scrivo questo post perchè mi interessano le scelte dell'Ungheria per uscire dalla morsa del debito. Non ho capito bene la questione del signoraggio bancario. Forse col vostro aiuto riuscirò a capirci qualcosa in più. Ecco l'estratto da http://www.frontediliberazionedaibanchieri.it/article-il-popolo-ungherese-si-ribella-all-europa-dei-banchieri-102555734.html La responsabilità, totale e completa, di questo disastro economico è solo ed esclusivamente dei politici, delle banche in seconda battuta. La colpa è dei politici perchè sono loro che abdicano ad una funzione fondamentale dello Stato: emettere la propria moneta. Sono i politici, che hanno la gestione dello Stato, ad autorizzare la banca ad emettere moneta al loro posto, sono loro che consentono il controllo della BCE sugli Stati sovrani. Ma cosa potrebbe fare la BCE se anche i nostri si comportassero come Orban ? Nulla. Pertanto il nemico principale è chi dovrebbe rappresentare lo Stato e non lo fa, demanda ad altri ( la BCE ) la gestione dell'economia del nostro Paese. Lo Stato siamo noi, i cittadini, e questa classe di arraffatori ci ha venduto agli stranieri, ci ha fatti diventare schiavi. Non condividiamo la parte finale dell'articolo in quanto consideriamo la Lega Nord perfettamente inserita in questa logica di svendita della Nazione. Claudio Marconi Il nuovo Paese entrato nel mirino dell’Europa dei banchieri, dopo che Grecia ed Italia sono miseramente cadute senza neanche un minimo tentativo di autodifesa, è l’Ungheria. Il Premier Victor Orban, eletto con il 70% dei suffragi che gli sono valsi 206 dei 265 seggi in Parlamento, si è infatti “permesso” di varare una nuova Costituzione grazie alla quale la Banca Centrale Ungherese viene posta sotto il controllo del Parlamento magiaro. Un provvedimento sacrilego per la nostra Europa che cammina a braccetto con le lobbies dei banchieri in quanto il controllo del Parlamento sulla Banca Centrale permetterebbe all’Ungheria di stampare moneta priva di debito. Lo Stato, infatti, detenendo la proprietà sulla moneta che stamperebbe, non pagherebbe interessi alla casta delle banche e annullerebbe il “signoraggio bancario”, ossia il reddito percepito da chi emette moneta (la banca) pari alla differenza tra il valore della moneta (valore nominale) e il suo costo di produzione (valore intrinseco). Per fare un esempio, se uno Stato prende in prestito una banconota da 100 euro (valore nominale) dalla Banca Centrale, la quale ha stampato quella banconota spendendo, tutto compreso, solo 30 cent (valore intrinseco, ossia costo di carta e inchiostro, dato che il valore di 100€ è fittizio in quanto la moneta emessa non ha più nessuna contropartita aurea come invece era in principio), al momento della restituzione della somma lo Stato dovrà dare alla Banca, prelevandoli dai cittadini, i 100 euro iniziali più gli interessi (tasso di’interesse ad esempio 2,5%). Quindi, il signoraggio su una singola banconota sarebbe di 102,5-0,30=102,20 euro. Tutto ciò, come è comprensibile, non risulta tollerabile dall’Europa delle banche perché, se l’esempio ungherese venisse seguito da altri Stati, sarebbe la fine dei poteri forti che stampano solo carta a costo irrisorio mettendo su di essa un valore nominale a piacimento, ma un valore reale e tangibile per i cittadini che guadagnano e pagano le tasse con il lavoro. Il “sacrilegio” è valso la minaccia di applicazione dell’articolo 7 del Trattato UE secondo il quale il Consiglio UE può sospendere alcuni dei diritti allo Stato membro in questione, quello di voto del rappresentante di tale Stato in seno al Consiglio. A differenza di Grecia e Italia, però, l’Ungheria, per il momento, non accetta che l’Europa delle banche e dei burocrati non eletti sovverta il voto popolare. Lo scorso 21 gennaio, un corteo di 400.000 ungheresi ha manifestato in favore del Premier Orban contro le imposizioni dell’UE portando uno striscione recante la scritta “non diventeremo una colonia”. Sempre a gennaio, in una manifestazione organizzata dal partito di opposizione Jobbik per chiedere l’uscita dell’Ungheria dall’UE, due deputati hanno bruciato una bandiera Europea.

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