Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Manovra economica. Gli evasori corrono in Svizzera

Oscurata dal (giusto) clamore mediatico per la crisi dei mercati e la stangata di Ferragosto, dalle nostre parti la notizia è passata quasi inosservata. Eccola: Germania e Svizzera hanno firmato un’intesa per tassare e regolarizzare i capitali esportati illegalmente nella Confederazione dai cittadini tedeschi. È una sorta di scudo fiscale, che, in aggiunta, prevede che a partire dal 2013 le banche elvetiche dovranno segnalare i depositi provenienti dalla Germania.Questi capitali verranno tassati con un’aliquota del 26 per cento. Uno scudo, certo, ma con una grossa differenza rispetto a quello varato per la prima volta nel 2003 fa da Giulio Tremonti, allora come oggi ministro dell’Economia. Già, perché gli evasori fiscali tedeschi per mettersi in regola dovranno pagare una penale compresa tra il 19 e il 34 per cento della somma a suo tempo sottratta al fisco. In Italia, invece, Tremonti garantì ponti d’oro a chi aveva truffato lo Stato. E così, chi ha riportato a casa il malloppo, se l’è cavata con una penale del 2,5 per cento sul totale dei capitali nascosti in Svizzera o in altri paradisi off shore. Nel 2009, quando il governo Berlusconi varò la sua seconda amnistia fiscale, l’aliquota salì al 5 per cento, comunque molto lontana dalla stangata decisa dai tedeschi.La differenza di trattamento aiuta a capire perché, nonostante la propaganda di Tremonti sull’attacco alle "caverne di Ali Babà" (folcloristica definizione coniata dal ministro), in questi ultimi anni gli italiani non abbiano affatto smesso di fare la fila per parcheggiare i loro soldi a Chiasso e Lugano, oppure, per i più sofisticati, a Ginevra e Zurigo. È vero, in questi ultimi due, tre anni il fisco ha messo a segno alcuni ben pubblicizzati colpi contro qualche milionario di fama: sportivi, cantanti, attori, imprenditori. Tutti sanno, però, che le probabilità di essere scoperti sono molto ridotte. E comunque sono convinti (a ragione, visti i precedenti) che prima o poi arriverà una provvidenziale amnistia per chiudere a poco prezzo i conti con il passato. Allora c’è poco da sorprendersi se in questi giorni di grande confusione moltissimi italiani non possono proprio fare a meno di affidarsi al loro consulente svizzero.Banchieri, fiduciari, avvocati, tutti pronti a dare buoni consigli a clienti vecchi e nuovi. Molti di loro hanno anche aderito allo scudo negli anni scorsi. E in questo modo si sono messi in regola, in modo anonimo e a poco prezzo. Salvo poi riportare i soldi al sicuro in Svizzera. In queste settimane c’è perfino chi segnala una corsa alle cassette di sicurezza degli istituti elvetici, che di certo sono un nascondiglio a prova di fisco ma anche di ladri, soprattutto quando si parte per un lungo soggiorno estivo e non ci si fida più della cassaforte casalinga. Sta di fatto che dopo due scudi siamo ancora al punto di partenza. Se il gioco si fa duro, e magari si corre il rischio di dover saldare il conto con il fisco, ecco che i soliti noti prendono la via di Lugano. Loro le tasse non le hanno mai pagate. E sono convinti di continuare così.E' il sistema economico che deve cambiare in senso comunista.Il capitalismo porta la povertà e spinge alla guerra per smaltire le sue merci.Per questo è indispensabile e improcrastinabile la presa di coscienza della gente sul fatto che è necessario instaurare un nuovo sistema economico.A questo punto apro una parentesi.Si dice che il comunismo ha fallito. Ma il comunismo può esserci solo dopo che il capitalismo ha svolto il suo compito di sviluppare le forze produttive. In Russia invece, ai tempi della rivoluzione i mezzi di produzione non erano affatto sviluppati. In Russia e in altri paesi sottosviluppati c'è stato il collettivismo, che non è comunismo. Quando non ci sono sufficienti mezzi di produzione è chiaro che l'uomo è spinto contro l'uomo per sopravvivere e prevale l'egoismo. Il comunismo vero invece ha bisogno di cooperazione e di pace. Per questo alla base della produzione non ci deve essere più la centralizzazione del capitale in poche mani, ma le fabbriche devono appartenere a tutta la gente e la produzione deve essere sotto il controllo dell'intero popolo. In questo modo le fabbriche potranno restare aperte finchè ci sarà bisogno di beni e tutti otterranno i beni a loro necessari. Poi certamente la scala della produzione si ingrandirà perchè oggi abbiamo macchine molto potenti che possono effettuare il ricambio con la natura e la gente potrà avere anche più dello strettamente necessario.Riferimenti:http://www.wallstreetitalia.com/article/1190856/evasori-ovunque/capitali-in-svizzera.aspx

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