Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Foxconn. Un milione di nuovi robot. Rovina per gli operai

Gli operai costano troppo, la Foxconn assume i robot. Il gigante taiwanese dell'elettronica, che produceper Apple, Nokia e Intel, avrà un milione di automi nelle sue fabbriche entro il 2013.Nei mesi passati Foxconn è stata investita da polemiche sul trattamento riservato ai dipendenti, che rivendicano orari più umani e salari più elevati. Nel 2010 era anche emersa un'anomala catena di suicidi tra gli operai dell'azienda: più di 13 casi nei primi otto mesi dell'anno. Intanto va esaurendosi il prezioso filone di lavoro a bassissimo costo che in Cina, per anni, è stato possibile sfruttare grazie all'esodo di milioni di cittadini dalle poverissime campagne verso le città, e le loro industrie fumanti. E così il lavoro low cost cinese è sempre meno "low". Lo scorso anno, sollecitata anche dalla pressioni delle autorità, Foxconn si è dovuta rassegnare ad aumentare del 30-40 per cento i salari medi dei suoi dipendenti, e fino al 2013 si profilano altri incrementi per un ulteriore 20-30 per cento, secondo il Financial Times.Che faranno tutti quegli operai espulsi dai loro cuginastri robot? Per loro si apre la via della disoccupazione.E chi ci crede ai dichiarazioni della direzione della Foxconn di voler impiegare gli operai espulsi a livelli "più alti" nell'azienda. Non si dice quanti sarebbero impiegati a "livelli più alti".Così il Capitalismo porta alla rovina le nazioni e i popoli.Per gli operai paghe sempre più basse o disoccupazione. Intendiamoci, il capitalismo è stato necessario per passare dal feudalesimo ad una fase più avanzata di sviluppo delle forze produttive. Infatti il capitalista per la sua esigenza di battere la concorrenza ha dovuto sviluppare l'automazione e aumentare la produttività del lavoro. Col capitalismo è stata possibile la centralizzazione del capitale in poche mani, cosa necessaria per permettere l'avvio e la continuità della produzione. Ma dopo la fase dello sviluppo delle forze produttive il capitalismo si è dimostrato incapace di permettere il benessere dei popoli. Ad un certo punto il mercato non è stato capace di assorbire la produzione di merce e sono arrivate le crisi di sovrapproduzione.A questo punto è bene precisare che la gente ha avuto sempre bisogno di beni ma sempre più spesso non aveva il denaro per acquistarli. E a questo punto i capitalisti e i loro economisti servitori hanno detto candidamente che mancava la domanda.Oggi il capitalismo nei paesi sviluppati ha esaurito il suo compito di sviluppare le forze produttive ed è invece diventato un freno al benessere dei popoli. Infatti le fabbriche non si aprono o vengono chiuse perchè la gente è così povera che non può più acquistare la merce sul mercato. E questa situazione porta ad una ulteriore povertà con la disoccupazione. La disoccupazione a sua volta fa abbassare il costo del lavoro perchè il lavoratore, pur di lavorare accetta paghe più basse.Così il capitalismo porta la povertà e spinge alla guerra per smaltire le sue merci.Per questo è indispensabile e improcrastinabile la presa di coscienza della gente che è necessario instaurare un nuovo sistema economico.A questo punto apro una parentesi.Si dice che il comunismo ha fallito. Ma il comunismo può esserci solo dopo che il capitalismo ha svolto il suo compito di sviluppare le forze produttive. In Russia invece, ai tempi della rivoluzione i mezzi di produzione non erano affatto sviluppati. In Russia e in altri paesi sottosviluppati c'è stato il collettivismo, che non è comunismo. Quando non ci sono sufficienti mezzi di produzione è chiaro che l'uomo è spinto contro l'uomo per sopravvivere e prevale l'egoismo. Il comunismo vero invece ha bisogno di cooperazione e di pace. Per questo alla base della produzione non ci deve essere più la centralizzazione del capitale in poche mani, ma le fabbriche devono appartenere a tutta la gente e la produzione deve essere sotto il controllo dell'intero popolo. In questo modo le fabbriche potranno restare aperte finchè ci sarà bisogno di beni e tutti otterranno i beni a loro necessari. Poi certamente la scala della produzione si ingrandirà perchè si avranno macchine sempre più potenti e automatizzati che possono effettuare il ricambio con la natura e la gente potrà avere anche più dello strettamente necessario.Riferimenti:http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/414019/

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