Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Pesantissimi aumenti in bolletta con le rinnovabili


Il garante dell’Energia: «Dal 2009 gli oneri parafiscali sono triplicati»
Le famiglie pagano la politica degli incentivi alle rinnovabili

Se ne parla un po’ meno ma quello che succede per i prezzi della benzina e del gasolio capita anche per le bollette elettriche: a stroncare i consumatori sono soprattutto i costi extra, cioè le tasse e i balzelli assortiti. Il presidente dell’Autorità per l’energia, Guido Bortoni, ha detto oggi alla Camera che «il gettito delle componenti parafiscali collegate alle bollette elettriche delle famiglie ha raggiunto ormai le dimensioni di una manovra finanziaria: più di 11 miliardi nel 2012 e più di 13,7 miliardi nel 2013», quindi in forte progressione. 

Il 90% di questo gettito va a coprire gli incentivi alla generazione elettrica da fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico.
E' del Giugno del 2012  la notizia che la spesa dell'Italia per il petrolio è aumentata di molto a causa dello sfavorevole cambio euro/dollaro.
Ma le rinnovabili non dovevano risolvere i problemi di approvigionamento?
No. le rinnovabili son state un flop e un abbaglio scientifico. Infatti leggiamo su La Stampa:
La bolletta energetica italiana, quella
che il Paese paga per approvvigionarsi all'estero, toccherà nel 2012 un nuovo record salendo oltre i 66 miliardi di euro (dai 62,7 del 2011), con 37 miliardi di sola bolletta petrolifera (34,7 nel 2011). è la stima dell'Unione Petrolifera, che sottolinea «l'effetto dirompente» del cambio euro-dollaro.
Il peso della fattura energetica sul Pil e' salito dal 3,7% del 2010 al 4,4%, contro una media del 5,2% nel periodo 1980-85 e del 2,2% fra il 2000 e il 2004.  La fattura petrolifera e' invece quella che ha risentito maggiormente della crescita delle quotazioni, passando da 28,432 miliardi del 2010 a 34,742 miliardi dell'anno scorso, con un incremento del 22,2%. Il petrolio continua a rappresentare il maggior onere sulla fattura energetica, rappresentando il 55% dell'esborso complessivo. Anche il peso sul Pil della fattura petrolifera si e' accentuato, arrivando al 2,4%, contro una media dell'1,5% del decennio 1999-2009. Nel periodo di picco (1980-83) in media era stato il 4,6%.

Riferimenti:
http://www.lastampa.it/2014/03/17/economia/sulle-bollette-elettriche-miliardi-di-spese-extra-come-una-finanziaria-UMMfc9rfksxEFgrPfCWQPJ/pagina.html

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