Questo blog si ispira all'opera di Galileo Galilei che fu uno dei padri del metodo scientifico della scienza moderna. E in nome della scienza vera sono impegnato nella battaglia contro la superstizione, il pregiudizio e l’egemonia delle religioni. E una superstizione è quella che alla base del riscaldamento globale ci sono le attività dell’uomo. Niente di più sbagliato, come è detto in molti articoli di questo sito. Marx, poi, la scienza la applicò anche all’analisi della società e degli aspetti economici di questa, traendone la conclusione che è necessaria una società nuova che viva nel benessere e lontano dalle guerre. L’unione fa la forza, contro il malessere e la solitudine.


Contro lo stalinismo della sinistra PD sono daccordo col Nyt

Renzi è lungimirante e Berlusconi, anche se condannato, come tutti i condannati è una persona umana la cui dignità va rispettata. Ecco cosa dice il New York Times:
Titolo: "L'accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi una speranza per l'Italia. Vicina la fine dell'instabilità politica"
“Una nuova speranza per l’Italia”. Il tono dell’articolo che Hugo Dixon scrive per la Reuters, pubblicato sulle colonne del New York Times, pare quello di chi ha assistito a un’epifania, e intravede “una via di fuga dall’instabilità politica” italiana. Questa nuova speranza nascerebbe proprio dall’accordo fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi: “L’accordo per la riforma costituzionale fra i [due] leader — scrive l’analista politico — affronta uno dei problemi più grandi del paese, la sua ingovernabilità”.

Il Nyt si sofferma sul futuribile sistema elettorale — che renderebbe più facile il compito di “assicurarsi una maggioranza” — e sulla riduzione del potere delle regioni — “che farebbe risparmiare tempo, nel processo decisionale, e denaro”. Ma indica come un punto debole quel compromesso in nome del quale “Alfano probabilmente continuerà a sostenere il governo Letta per un altro anno”: cioè il favore fatto ai “partiti più piccoli”, e quel “rischio-ricatto” che ne deriva.
Critico il ritratto del governo, “guidato da Enrico Letta […] sempre più subordinato a Renzi”. “Da quando è diventato leader, Renzi non ha fatto che frustare Letta, accusandolo di non metterci abbastanza energia”. Ma se Letta “non ha ottenuto molto in nove mesi al potere”, questo dipende in parte dall’essere stato sotto scacco di Berlusconi. D’altronde, Dixon contesta anche la strategia di Renzi, che a lungo termine risulta rischiosa: “Fare il passeggero supercritico non è il modo giusto per governare il paese nel lungo periodo [e] così Letta non potrà ottenere un granché nel corso dell’anno a venire”.

“Se Renzi riuscirà a far seguito all’accordo sulla riforma costituzionale con Berlusconi, partendo con un programma incentrato sul lavoro e sui tagli alla spesa, le prospettive italiane miglioreranno per la prima volta in tanti anni”, conclude. “Renzi dovrebbe metter via la frusta e dare a Letta il suo pieno sostegno”, o altrimenti dovrebbe semplicemente “esplicitare la sua sfiducia”, e andare a nuove elezioni. Uno scenario che però il cronista tende a escludere.
Riferimenti:
http://www.huffingtonpost.it/2014/01/19/new-york-times-accordo-renzi-berlusconi_n_4628378.html?1390161996&utm_hp_ref=italy

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